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Decluttering: che cos'è e come funziona

Decluttering: che cos'è e come funziona

Il decluttering è l’arte della leggerezza, una pratica sostenibile che aiuta a ritrovare il proprio benessere, soprattutto quello psicologico

Less is more. Un paradigma, una “battaglia” – così come la definiva il celebre architetto Mies van der Rohe – per combattere il superfluo in onore della semplicità, della chiarezza e dell’intrinseca bellezza che solo l’essenzialità può rilevare. E in un'epoca di consumo eccessivo, tornare a questo semplice ma efficace principio è un richiamo al quale non si può che prestare ascolto.

Decluttering che cos'è
Foto: kaboompics @pixabay

Che cos’è il decluttering?

A questo ci pensa il decluttering, un termine inglese per indicare una pratica dal significato ben preciso: rimuovere gli oggetti non necessari da un luogo disordinato o sovraffollato. Eppure, il decluttering va ben oltre il suo significato e un luogo ben organizzato può trasformarsi in una vera e propria occasione di sollievo e benessere psicologico. Secondo alcuni studi, avere un ambiente ordinato permette di focalizzarci di più sul presente e, in senso più ampio, di abbracciare uno stile di vita più sostenibile salvaguardando l’ambiente.

Come funziona?

Prima di iniziare, è bene ricordare che eliminare o ridurre non è sempre sinonimo di buttare. Uno dei principi del decluttering, infatti, è proprio quello di educarci all’arte del riuso, del donare e del riparare qualcosa che non ci rende più felici ma che può essere utile o recare gioia a chi ne ha bisogno. L’obiettivo non è liberarsi di un oggetto riponendolo in soffitta, così come gettarlo nella spazzatura ancora funzionante o in perfetto stato (altrimenti sarebbe uno spreco!), ma garantirgli una nuova vita.

Lasciar andare non è mai semplice, anche quando si tratta di oggetti materiali che, il più delle volte, sono associati a situazioni emotive o a ricordi che non riusciamo ad abbandonare. Per questo, prima di iniziare, è importante ricordare che il nostro vissuto e le nostre emozioni esistono al di là della presenza di un oggetto.

Non preoccupatevi, per cominciare potete iniziare a lavorare su un singolo ambiente della vostra casa come la cucina, l’armadio o la dispensa e togliere subito gli oggetti su cui non avete alcun dubbio, ad esempio regalandoli o vendendoli. Successivamente, potete fare una lista degli oggetti di cui siete ancora incerti e iniziare pian piano la vostra lotta allo spreco seguendo cinque semplici passi che faranno bene anche all’ambiente: riduci, ricicla, riusa, ripara, recupera.

Un modo per raggiungere nuove consapevolezze

Dopo poco tempo il decluttering permette, con semplicità e funzionalità, di ottenere già i primi risultati: un senso di liberazione e leggerezza, oltre che una connessione emotiva sana e soddisfacente con l’ambiente circostante.

Liberarsi dal superfluo è anche una straordinaria metafora di come creare ordine attorno a sé possa avere un effetto positivo sul caos che proviamo internamente. D’altronde, secondo alcuni studi, un ambiente confortevole è un ottimo alleato per ridurre lo stress accumulato durante la giornata e stimola la creatività e l’energia vitale.

Non solo, questa pratica mette in luce la qualità reale dei vostri oggetti rendendovi più consapevoli negli acquisti e, perché no, anche più curiosi nei confronti di piccole realtà che rispettano l’ambiente, il consumatore e il produttore. Questo piccolo gesto quotidiano, moltiplicato per miliardi di abitanti, può davvero avere un impatto significativo nelle nostre vite e per il pianeta. Cosa aspetti?


Cristina Morgese
Cristina Morgese
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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