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Cotoletta alla milanese e orecchia d'elefante non sono la stessa cosa!

Cotoletta alla milanese e orecchia d'elefante non sono la stessa cosa!

Confondere cotoletta alla milanese e orecchia d'elefante è facile, ma queste due ricette non sono assolutamente la stessa cosa, anzi! Storia, origine, materia prima e tecnica, ecco tutte le differenze.

Parlare di cotoletta alla milanese e orecchia d'elefante è importante per la cucina del capoluogo lombardo: questi due piatti vengono confusi abitualmente, quasi usati come sinonimi, quando in realtà storia, origine, materia prima e tecnica sono diverse. Insomma si tratta di due bistecche impanate, tipiche di due zone limitrofe, ma che meritano di essere riconosciute ciascuna per la propria unicità e non confuse. Ecco cosa dovete sapere.

Cotoletta alla milanese: l’originale

L’unica carne adatta per preparare l’originale cotoletta alla milanese è quella di vitello, più precisamente la costoletta di vitello, da cui prende il nome il piatto. La vera milanese vuole rigorosamente l’osso e deve essere alta esattamente quanto quest’ultimo. Sono già chiare le differenze con l’orecchia d’elefante, ma proseguiamo con la parte forse più importante: panatura e frittura.

Il pan grattato non deve essere eccessivamente vecchio o secco, piuttosto dovrebbe essere composto per la maggior parte da mollica rafferma e non dovrebbe esserci un passaggio nella farina prima dell’uovo. La frittura vera e propria avviene senza olio d’oliva né tantomeno con olio di semi, il trucco qui è usare tanto, ma tanto burro chiarificato, motivo per cui questa ricetta può risultare costosa.

Orecchia d’elefante

Molto più sottile della sua cugina milanese, l’orecchia d’elefante, da qualcuno chiamata anche cotoletta viennese, è una preparazione decisamente diversa. La carne può essere sia di bovino che di maiale, l’importante in questo caso è che non ci sia l’osso e che venga battuta con attenzione fino a ridurla a un sottile foglio.

Altra differenza è la panatura, che nel caso dell’orecchia d'elefante viene preceduta da una leggera infarinatura. La frittura vera e propria poi veniva fatta in origine con lo strutto, per poi acquisire i connotati milanesi passando al burro.

Detto questo è ormai chiaro che l’originale cotoletta alla milanese sta purtroppo scomparendo: nei diversi locali e ristoranti ormai si trova sempre la viennese, spacciata come la cotoletta originale. Ma ora voi sapete la differenza, quindi mi raccomando, pretendete la vera cotoletta.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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