La tartaruga dalle orecchie rosse è un rettile che ha colonizzato vaste aree d’Italia e costituisce un pericolo per flora e fauna autoctone.
Tartaruga dalle orecchie rosse potrebbe sembrare un nome simpatico per un animale innocuo, ma purtroppo le apparenze ancora una colta ingannano. L’espressione identifica, infatti una specie fortemente invasiva, capace di distruggere gli ecosistemi palustri. Il rettile, originario degli USA è stato introdotto in Europa, e in Italia, dall’uomo, e ora le autorità cercano di limitarne la diffusione.
Cos’è la tartaruga dalle orecchie rosse?
La tartaruga dalle orecchie rosse, Trachemys Scripta Elegans, è una testuggine palustre appartenente alla famiglia degli Emedidi. Essa deve il suo nome alle due strisce che passano sopra gli occhi e corrono ai lati della testa. Le femmine raggiungono i 30 cm di lunghezza per 1.50 kg di peso, mentre i maschi sono significativamente più piccoli.
Il carapace, per entrambi i sessi, è verde brillante e tende a scurirsi con il tempo, come le caratteristiche strisce rosse. Il piastrone, ovvero la parte inferiore del corpo, appare, invece, di colore giallo intenso, come le strisce che corrono lungo il collo dell’animale. La tartaruga dalle orecchie rosse vive in media 30-35 anni e si riproduce fino a 3 volte l’anno, deponendo dalle 5 alle 20 uova per ciclo.
Dove vive la tartaruga dalle orecchie rosse?
La tartaruga dalle orecchie rosse è originaria del Nord America, precisamente del bacino del Mississippi. Tali rettili prediligono gli ambienti acquatici dotati di terreni melmosi, in cui abbondano le piante acquatiche. Trascorrono, infatti, la maggior parte del proprio tempo semi-immersi per regolare la temperatura corporea e si dimostrano ottimi nuotatori. Al di sotto dei 10 °C gli animali entrano in uno stato di ibernazione.
Le tartarughe dalle orecchie rosse sono molto timide e tendono a fuggire al primo segnale di pericolo. Si tratta, però, di animali estremamente abili nell’adattarsi ai diversi ambienti, in grado quindi, di colonizzare vasti ecosistemi. La loro alimentazione comprende tanto insetti, vermi, altri piccoli animali e carcasse, quanto piante acquatiche e alghe.
Tartaruga dalle orecchie rosse in Italia
La tartaruga dalle orecchie rosse è stata introdotta in Italia negli anni ’70, quando era particolarmente popolare come animale domestico. Le dimensioni raggiunte dai rettili in età adulta hanno, però, portato molti a non apprezzare più la loro compagnia e a liberarli in natura, creando enormi problemi. Questi animali competono infatti, con le specie autoctone per cibo e risorse.
Dove sono riusciti a colonizzare gli habitat, li hanno irrimediabilmente alterati e hanno creato grandi difficoltà alle altre specie di tartarughe palustri, di cui risultano più opportuniste. Questi rettili favorirebbero anche la diffusione di alcuni patogeni e risulterebbero vettori di salmonellosi. Dal 2018 la commercializzazione della specie è vietata a livello comunitario e, in Italia, chiunque ne possieda una è tenuto a segnalarlo.
La tartaruga dalle orecchie rosse è ormai presente su quasi tutto il territorio nazionale, anche se le popolazioni più numerose sembrano stazionare tra Toscana e Lazio. Gli avvistamenti in natura si sono fatti, negli anni, comunque, sempre più frequenti. Segnalare gli incontri alle autorità competenti resta importante, ma la priorità è evitare di aggravare i problemi fermando i rilasci.