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Cosa si mangiava nel mondo antico e nell’Alto Medioevo?

Cosa si mangiava nel mondo antico e nell’Alto Medioevo?

Raramente ci si chiede cosa si mangiasse nel mondo antico e nell'Alto Medioevo, epoche in cui il consumo di carne e pesce era diverso

Difficilmente ci si pensa, ma noi uomini non abbiamo sempre avuto lo stesso tipo di dieta alimentare nel corso della storia. E a rifletterci le curiosità che arrivano dal passato sono numerose. Ad esempio, cosa si mangiava nel mondo antico e nell'Alto Medioevo? Sui piatti c'erano la carne e il pesce? Quali tipi di animali, nelle diverse epoche e culture, fornivano carne? Tutte le classi sociali la consumavano in eguale quantità?

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Foto: KoalaParkLaundromat @Pixabay

La caccia e l’allevamento nella Preistoria

Per l’uomo del Paleolitico la caccia era la fonte principale della sua alimentazione: prima diretta contro prede isolate, poi specializzata, cioè condotta in gruppo con lo scopo di uccidere un cospicuo numero di animali, per lo più uri (bovini selvatici oggi estinti), renne, bisonti e mammut.

Durante il Neolitico, con l’invenzione dell’agricoltura, i cereali coltivati presero il sopravvento sulla carne e, anche se la caccia restò un’attività fondamentale fino alla nascita delle prime civiltà urbane, aumentò il consumo di carne proveniente dalle specie domestiche: il cane, il bue, la capra, la pecora e il maiale.

Il consumo di carne nel mondo antico

La carne era presente nella dieta di tutti i popoli antichi. Gli Egizi mangiavano le carni ovine, bovine e suine e quelle dei volatili da cortile, oltre al pesce del Nilo. Solo le classi più agiate dei popoli mesopotamici si potevano permettere la carne (soprattutto di ovini e bovini), mentre la maggior parte della popolazione consumava l’abbondante pesce del Golfo Persico.

Gli Ebrei mangiavano la carne di pecore e capre, mentre disprezzavano quella di maiale, animale considerato impuro. Al contrario, i Cinesi consumavano quasi esclusivamente la carne di maiale e quella dei volatili da cortile, poiché la coltivazione del riso sottraeva spazio ai pascoli. In Grecia come a Roma il consumo di carne era legato al sacrificio religioso: in occasioni speciali, si mangiava la carne di animali (per lo più ovini e suini) offerti alle divinità. Per i popoli germanici, che abitavano nella selva ed erano grandi cacciatori, la carne era invece l’alimento più importante.

Il consumo di carne in Europa nell’Alto Medioevo

Sotto l’influsso dei barbari, il consumo di carne aumentò molto in Europa durante l’Alto Medioevo (cioè dal 476, data della caduta dell’Impero romano di Occidente, fino all’anno 1000). Nell’Europa centro-settentrionale si mangiava soprattutto carne di suini, mentre in quella meridionale quella di ovini e bovini (questi ultimi prima utilizzati solo come animali da tiro). In generale, ad arricchire la dieta contribuivano anche altri animali: polli, anatre, oche e animali selvatici, come cervi, cinghiali, mufloni e orsi. Naturalmente il consumo di carne fresca non era lo stessi per tutti, ma era regolare solo per i nobili guerrieri e l’alto clero.

Dopo il Cinquecento, gli Europei hanno diminuito il consumo di carne, che è nuovamente cresciuto dalla seconda metà dell’Ottocento. Oggi la presenza costante della carne nelle tavole dei Paesi industrializzati causa preoccupazioni sia sul piano della salute che su quello ambientale.

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