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Cos’è il Blue Friday, l’iniziativa lanciata dall’Unesco in difesa del mare

Cos’è il Blue Friday, l’iniziativa lanciata dall’Unesco in difesa del mare

In risposta al Black Friday l’Unesco lancia il Blue Friday, il mare sarà al centro di una serie di eventi il 25 e 26 novembre a Venezia

Il Venerdì Nero si avvicina, ma l’Unesco lancia in parallelo il Blue Friday, iniziativa a tutela del mare. Il cambio di colore diventa il simbolo della volontà alla base dell’iniziativa che mira a sensibilizzare la popolazione e a spingerla verso un consumo sostenibile. Tra il 25 e il 26 novembre Venezia ospiterà, dunque, una serie di eventi in cui la salvaguardia del Mar Mediterraneo e degli oceani saranno al centro dell’attenzione.

Blue Friday mare
Foto: Geralt @Pixabay

Cos’è il Blue Friday?

Il Blue Friday è un’iniziativa promossa dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco, nell’ambito del Decennio del Mare. Il progetto, il cui motto recita “Blue is the new Black” è concepito in contrasto al Black Friday. Invece di celebrare consumismo e acquisti no-stop l’Unesco mette, dunque, al centro il cosiddetto Pianeta Blu e punta sull’ideale dello shopping sostenibile. Il Blue Friday mira, dunque, a riportare l’attenzione pubblica sull’importanza di salvaguardare mari e oceani, incredibili culle di biodiversità e di risorse. Francesco Santoro, Senior Programme Officer per IOC-Unesco ha spiegato che la volontà è quella di trasformare il “Venerdì più nero dell’anno” in un momento di riflessione sul ruolo delle nostre scelte.

Perché il Blue Friday in difesa del mare?

Il Blue Friday nasce come iniziativa a tutela del mare, ma rappresenta soprattutto un invito al pensiero critico. Il Black Friday è, infatti, una disgrazia per l’ambiente. Nel 2021 in Europa, nel periodo degli sconti, sono state rilasciate 1.2 milioni di tonnellate di CO2 a causa del trasporto merci. L’extra rispetto a una settimana normale è di 600.000 t. In Italia in occasione del Black Friday la congestione stradale nei centri urbani aumenta del 34% e la plastica utilizzata nell’e-commerce, già abbondantissima, schizza alle stelle. L’80% degli articoli acquistati finisce, per altro, tra i rifiuti dopo pochi utilizzi. Il Blue Friday diventa, allora, un’occasione per cambiare rotta, dato che, secondo i sondaggi, i consumatori determinati a considerare l’impatto ambientale delle proprie scelte sono in aumento.

Gli eventi

Il Blue Friday offre l’occasione di mettersi in prima linea per la tutela del mare. Tra 25 e 26 novembre gli eventi si svolgeranno in location sparse per tutta la città di Venezia. Il centro dei “lavori” sarà Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. Non mancheranno conferenze e workshop dedicati a imprenditoria, finanza, moda e altri settori, nonché attività adatte a tutte le fasce d’età, momenti d’intrattenimento e iniziative culturali. Santoro ha sottolineato che il progetto punta a essere una vera e propria “chiamata all’azione”. L’invito ad agire concretamente appare rivolto tanto ai singoli, quanto alle imprese e alle autorità.

Il Blue Friday appare destinato a diventare un’iniziativa cardine nell’ambito della salvaguardia del mare. L’Unesco ha già chiesto ai 193 Paesi membri di rendere l’Educazione all’Oceano parte integrante del programma scolastico entro il 2025. L’attenzione a uno stile di vita responsabile appare sempre di più un presupposto necessario per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità previsti dalle Nazioni Unite.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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