Come si fa a desalinizzare l’acqua del mare?
L'acqua potabile è una risorsa indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo e per lo sviluppo socio-economico ma, la crescente domanda e la limitata disponibilità di acqua dolce stanno creando una situazione critica in molte parti del mondo. L'acqua salata presente in mari e oceani costituisce circa il 97% dell'acqua presente sulla Terra ma non è adatta al consumo umano a causa della sua eccesiva salinità. Desalinizzare l'acqua di mare può rappresentare una soluzione per affrontare la crescente carenza d'acqua dolce, tuttavia per renderla una soluzione definitiva esistono ancora molte sfide tecniche, economiche ed ecologiche da superare.
Cosa si intende per desalinizzare l’acqua di mare?
La desalinizzazione dell'acqua di mare è un processo in cui il sale e altri componenti non adatti al consumo vengono rimossi per produrre acqua pura. Secondo le Nazioni Unite circa 75 milioni di persone in tutto il mondo dipendono oggi dalla desalinizzazione ma, questo numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni.
Le risorse idriche sono sotto pressione a causa della crescita demografica e dalle pressioni climatiche e sempre più persone saranno costrette a reperire acqua dolce attraverso nuovi metodi. Sempre secondo l’ONU, da desalinizzazione oggi è maggiormente utilizzata nelle regioni aride del pianeta con oltre il 50% del volume mondiale di desalinizzazione in Medio Oriente e Nord Africa. L'acqua di mare rappresenta solo metà della fonte di acqua per la desalinizzazione.
Quali sono le tecniche più diffuse per desalinizzare l’acqua di mare?
Oggi esistono due principali categorie di metodi per desalinizzare l’acqua di mare: da una parte i trattamenti termici utilizzano il calore per fare evaporare l'acqua, separandola in questo modo i sali disciolti di scarto. Altri processi invece utilizzano delle membrane o dei filtri estremamente fini in grado di trattenere i sali lasciando invece passare l’acqua. Oggi, le principali tecniche per desalinizzare l’acqua di mare sono:
- Distillazione: Questo metodo utilizza il calore per far evaporare l'acqua di mare lasciando indietro i sali e altri contaminanti che formano un residuo solido. L'acqua evaporata viene poi condensata in un'altra area, dove viene raccolta come acqua purificata. La distillazione è uno dei metodi più antichi e utilizzati per la desalinizzazione dell'acqua, ma richiede molta energia rendendolo un processo costoso. Tuttavia, la distillazione è anche uno dei metodi più affidabili e può rimuovere una vasta gamma di contaminanti oltre ai sali.
- Osmosi inversa: Questo processo utilizza una membrana semipermeabile che lascia passare l'acqua ma trattiene i sali e altri contaminanti. L'acqua salata viene fatta passare attraverso la membrana, lasciando i sali e altri contaminanti sulla superficie. Questo processo richiede meno energia rispetto alla distillazione, ma generalmente richiede filtri costosi e delicati per funzionare correttamente
- Elettrodialisi: Questo metodo utilizza una membrana carica elettricamente per separare i sali dall'acqua. L'acqua salata viene fatta passare attraverso una serie di celle capaci di attrarre i sali caricati elettricamente e separarli così dall’acqua. Anche questo processo richiede meno energia rispetto alla distillazione ma non è in grado di rimuovere dall’acqua quelle particelle che non sono caricate elettricamente.
Svantaggi della desalinizzazione: perché non dissaliamo più acqua di mare?
Con le tecniche attuali, la desalinizzazione dell'acqua di mare presenta diversi svantaggi che ne limitano la sua diffusione su vasta scala. Uno dei principali è il costo: i processi di desalinizzazione richiedono un notevole investimento iniziale in termini di infrastrutture, attrezzature e materiali. La desalinizzazione richiede anche notevoli quantità di energia, che può derivare da fonti non rinnovabili e contribuire all'emissione di gas serra.
Inoltre, la desalinizzazione ha un impatto ambientale significativo: la rimozione di grandi quantità di acqua salata dall'oceano può influire negativamente sugli ecosistemi marini locali, alterando la salinità dell'acqua e causando la morte di specie marine. Da non sottovalutare anche il problema dello smaltimento: la rimozione del sale può generare grandi quantità di concentrato salino, che deve essere smaltito in modo sicuro e sostenibile.
