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Come riconoscere l’ispettore Michelin

Come riconoscere l’ispettore Michelin

Viaggia in tutto il mondo alla ricerca di locali da inserire nella famosa Guida Rossa. Ecco come riconoscere l’ispettore Michelin.

Ottenere una o più stelle Michelin è il riconoscimento più alto a cui un ristorante possa ambire. La nota Guida Rossa, che aiuta i viaggiatori a trovare un luogo dove rifocillarsi da molto prima che nascesse TripAdvisor, è un vero e proprio libro di culto. In molti però si chiedono come riconoscere l’ispettore Michelin, questo misterioso ospite che può essere la salvezza o la morte di un locale. Vediamo di tracciarne un identikit.

Chi è l’ispettore Michelin?

È uno dei lavori più ambiti proprio perché offre la possibilità di cenare in ristoranti di altissima qualità spesso collocati in location magnifiche. Il rovescio della medaglia però è che ci si trova a viaggiare sempre da soli, a stare lontani da casa per lunghi periodi e a dormire ogni notte in un letto diverso. Solitamente il percorso di studi di un ispettore Michelin è caratterizzato diplomi ottenuti in prestigiosi istituti alberghieri e non è raro che qualcuno abbia anche lavorato in ristoranti e locali di spicco. Ma la domanda che ogni ristoratore si pone è: come riconoscere l’ispettore Michelin quando viene in visita al proprio ristorante? Ci sono alcuni dettagli a cui fare attenzione.

La visita dell’ispettore Michelin al ristorante

Sono in molti a chiedersi come riconoscere l’ispettore Michelin, soprattutto tra i ristoratori, ma la risposta non è semplice come si possa immaginare. L’ispettore Michelin, affinché possa essere trattato alla stregua di un cliente qualunque, è spesso anonimo: non lo vedrete mai vestito in modo estroso o eccessivamente elegante. Prenota un tavolo per due ma si presenta solo, adducendo una scusa qualsiasi. Non è raro che visiti i locali il sabato sera, nel momento di massimo afflusso. Il modo di ordinare un piatto vi farà intendere che è una delle cose che gli riesce meglio: sarà perentorio ma non maleducato con domande precise sulla preparazione o gli ingredienti, a cui il personale di sale è chiamato a rispondere in modo altrettanto preciso e completo.

Non sceglierà un solo piatto, solitamente due, e terminerà con il dolce o un piatto di formaggi. Difficilmente opterà per piatti ricercati e troppo innovativi, preferendo la tradizione e identificandosi con un consumatore medio. Chiederà del vino, mai troppo costoso, spesso al calice. Non sarà particolarmente entusiasta, e come potrebbe dato che si trova a visitare minimo due locali al giorno per quasi tre settimane al mese? Alla fine di tutto pagherà e lascerà il locale, magari palesandosi con il fortunato chef.

Ecco quindi i modi per capire come riconoscere l’ispettore Michelin seduto al tavolo di un ristorante. In fondo, è tutta una questione di dettagli.


Beatrice Piselli
Scopri di più
Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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