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Come fare il sapone di Marsiglia in casa

Come fare il sapone di Marsiglia in casa

Sapete come fare il sapone di Marsiglia in casa? Olio d’oliva, acqua e soda: bastano questi semplici ingredienti naturali per creare uno dei prodotti più diffusi per l’igiene personale e domestica.

Prima di parlare del sapone di Marsiglia fatto in casa è bene specificare che fin dall’antichità il sapone è stato un prodotto indispensabile per l’igiene personale e domestico. La tecnica di fabbricazione fu inventata nella città di Aleppo, in Siria. Dopo le crociate, a partire dal dodicesimo secolo, furono i francesi a diventare i maestri saponari.

In particolare, nella città di Marsiglia si trovavano i maggiori produttori, i quali affermarono così il proprio successo e notorietà in tutto il mondo. Il segreto del loro successo era – e rimane – il fatto che il sapone di Marsiglia è un prodotto interamente realizzato con ingredienti naturali: carbonato di sodio, olio extravergine d’oliva, acqua e oli essenziali.

Occhio alla soda caustica nel sapone di Marsiglia

Numerose ricette prevedono che si utilizzi il «metodo a freddo»: ovvero l’uso della soda caustica, che poi, nel processo chimico di saponificazione, scioglie i grassi presenti e li trasforma in sale (il vero e proprio sapone) e glicerina. Per questo, è necessario aggiungere nella lista degli ingredienti un’alta dose di attenzione e prudenza durante la fase di preparazione.

A seconda della quantità di sapone da produrre, cambiano le dosi degli elementi. In generale, la soda caustica è calcolata sulla base del «coefficiente di saponificazione» del grasso impiegato (nel caso dell’olio d’oliva è 0,134), mentre l’acqua deve essere circa un terzo del peso dell’olio. Attenzione poi a non usare mai contenitori antiaderenti o strumenti metallici come alluminio, stagno o ghisa. Infine si raccomanda di indossare guanti, occhiali e mascherina per proteggersi dalle reazioni chimiche della soda caustica, come scottature o inalazione dei fumi nocivi.

Il sapone di Marsiglia passo a passo

Riscaldare l’acqua in un recipiente, al quale si aggiunge lentamente la soda caustica. Poiché la temperatura raggiunge velocemente i 100 gradi, è necessario aspettate che il composto si raffreddi attorno ai 45 gradi. In questa fase è importante non mettere mai l’acqua sulla soda caustica. Si può controllare la temperatura con l’apposito termometro da cucina. Nel frattempo, in un’altra pentola, si scalda l’olio extravergine di oliva fino a portarlo tra i 45 e i 60 gradi. Quanto ciò avviene, versate il composto di acqua e soda nella pentola che contiene l’olio, mescolando velocemente le sostanze con un frullatore ad immersione fino a far diventare il fluido più chiaro.

È la fase detta a «nastro»: la miscela sarà diventata più chiara e densa, restando in rilievo sulla superficie del composto. Infine, versate fino a 20 gocce di olio essenziale o altro a vostro piacere: sono perlopiù consigliate la salvia (disinfettante) e i fiori di lavanda (effetto peeling). Fatto ciò, versate il composto negli stampi di plastica ed attendete almeno 24 ore: è il tempo necessario che occorre per il processo di solidificazione. Dopo aver rimosso il sapone dagli stampi in plastica e tagliato a pezzi, esso va lasciato a stagionare per almeno un mese in un luogo secco e arieggiato e non colpito dalla luce diretta del sole.

Il sapone di Marsiglia in casa senza soda caustica

Esiste tuttavia un'altra ricetta, più sicura e più accessibile, utilizzando il sapone di Marsiglia già esistente come ingrediente base per poi ricavare un prodotto più elaborato. In questo caso, il processo non prevede l’uso della soda, ma una maggiore attenzione alla qualità dell’olio di oliva che, nelle etichette, è indicato come sodium olivate.

E anche il procedimento cambia di poco: basterà iniziare riducendo in scaglie il sapone con un coltello o una grattugia, e facendole poi sciogliere in un pentolino a bagnomaria.


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Jacopo Orlo
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Studente di Giornalismo, la mia passione è tutto ciò che riguarda il mondo dell'intrattenimento: cinema, fumetti, serie tv, videogiochi. Alla ricerca di cose nuove e stimolanti che possano essere condivise con chi nutre le mie stesse passioni.
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