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Come e quanto innaffiare le piante

Come e quanto innaffiare le piante

I diversi metodi di innaffiatura e le indicazioni più importanti per bagnare le piante in modo corretto

Imparare come e quanto innaffiare le piante è davvero essenziale: la principale causa di morte delle piante d’appartamento è infatti rappresentata dagli errori di innaffiatura. Vediamo allora i metodi da preferire per bagnarle e alcune semplici indicazioni per capire quando hanno bisogno d’acqua e in che modo fornirgliela.

Innaffiare piante

Tre metodi di innaffiatura

La tecnica più diffusa per innaffiare le piante, nonché quella adatta alla maggior parte di esse, è l’innaffiatura dall’alto: con il beccuccio dell’innaffiatoio bisogna raggiungere il terriccio, innaffiare alla base della pianta in modo uniforme e far defluire l’acqua.

Se la pianta ha foglie pelose o il terriccio è ricoperto dal fogliame è preferibile procedere con l’innaffiatura dal basso: si sistema il vaso su un piattino d’acqua per circa mezz’ora e poi si fa colare l’acqua in eccesso. Questo metodo è consigliato per i ciclamini, le begonie, le peperomie, ma anche per le violette africane e le sassifraghe.

Una terza tecnica, perfetta per esempio per le orchidee, è quella di immergere e sgocciolare: si prende il vaso e lo si pone in un contenitore più grande, riempito d’acqua tiepida, per una decina di minuti e poi lo si fa sgocciolare con cura.

Come innaffiare le piante

Le indicazioni più importanti

Innanzitutto, è bene ricordare che l’eccesso d’acqua e il conseguente marciume radicale è la principale causa di morte delle piante d’appartamento. Innaffiarle troppo poco, però, porta alla stessa fatale conseguenza.

Una prima indicazione per evitare questi errori è quella di non bagnare in giorni e orari fissi, ma imparare a riconoscere i bisogni della pianta. Basta infilare un dito nel terriccio: per la maggior parte delle piante, quando i primi centimetri sono asciutti, è tempo di essere innaffiate.

È importante inoltre far defluire l’acqua in più, una volta terminata l’innaffiatura: il terriccio deve apparire umido, non bagnato.

Per non provocare traumi alla pianta, utilizzare acqua tiepida anziché fredda. Se possibile, preferire l’acqua piovana in quanto alcune varietà non amano l’acqua calcarea del rubinetto.

È bene infine tenere presente che d’inverno quasi tutte le piante non stanno attivamente crescendo per cui in questa stagione necessitano di meno acqua.

Seguendo queste indicazioni su come e quanto innaffiare, anche i pollici meno verdi riusciranno a mantenere le loro piante d’appartamento sane e contente.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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