Una cioccolata in grado di unire Samoa

A Samoa la cioccolata è la bevanda adatta per unire familiari ed amici attorno al fuoco. In queste occasioni le persone socializzano, raccontano storie e fanno rivivere le tradizioni locali. La bevanda si chiama “koko Samoa” e, in realtà, è più una sorta di infuso caldo a base di cacao. Pochi ingredienti ma in grado di fortificare la comunità, al punto tale che la cioccolata è considerata una bevanda nazionale.

“Koko Samoa”, la cioccolata polinesiana
Bere la cioccolata è più che un passatempo nazionale. La popolarità del “koko Samoa” è in grado di rivaleggiare con la birra locale, una bevanda più comune ma meno legata alle usanze dell’isola polinesiana. Gli abitanti preparano questa sorta di cioccolata partendo dalla materia prima: le fave di cacao. Queste sono arrostite, sgusciate e macinate prima di essere utilizzate per la preparazione di una densa pasta di cacao, il “koko”.
Successivamente il prodotto si indurisce e viene tagliato in blocchi che, all’occasione, possono essere utilizzati per la preparazione della cioccolata di Samoa. Le famiglie fanno sciogliere il “koko” nell’acqua bollente e vi aggiungono lo zucchero in base ai propri gusti.
Dove trovare il cacao
E’ facile trovare all’interno dei mercati e ai bordi delle strade bancarelle che vendono dei pezzi già pronti di “koko”. Tuttavia, molti abitanti utilizzano il cacao ricavato dalle proprie coltivazioni. Infatti, il 97% delle famiglie residenti a Samoa coltivano il proprio raccolto per usi personali. Questa abitudine è dovuta al fatto che il cacao è un prodotto facilmente accessibile a tutti.
Queste condizioni hanno permesso alla cioccolata di Samoa di diventare praticamente una bevanda nazionale. Quasi tutte le famiglie, anche quelle meno ricche, hanno comunque la possibilità di accedere a questa prelibatezza il cui sapore è più amaro rispetto alla cioccolata a cui siamo abituati in Europa.

Origine controversa
I documenti storici affermano che sono stati i tedeschi a portare ufficialmente il cacao a Samoa nel 1883. Tuttavia, la popolazione locale ha una vasta cultura di tradizioni tramandate oralmente che asseriscono che i polinesiani utilizzassero il cacao ben prima dell’arrivo degli europei. Al momento però non ci sono prove sufficienti per avvalorare questa tesi.
Lo studioso del cibo samoano, Garrett Hillyer, si è interrogato se fosse plausibile l’esistenza di un commercio tra l’Oceania e l’America del Sud nei secoli che hanno preceduto l’arrivo degli europei a Samoa. Al momento non sono ancora state trovate risposte definitive, ma l’arrivo dei tedeschi ha sicuramente introdotto altre varietà di cacao che si sono adattate bene al clima tropicale.
L’unica certezza è che il cacao piace ed ha conquistato il palato di tante persone in tutto il mondo. A Samoa è diventato un ingrediente presente nella cucina locale. Infatti esistono anche gli gnocchi al cacao (“kopai”), la zuppa di cacao e papaya (“koko esi”) e il riso al cacao (“koko alaisa”). Molte famiglie poi continuano a servire la cioccolata di Samoa per creare l’atmosfera giusta per trascorrere un momento di socialità.
