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Cina e inquinamento, da paese in emergenza a leader in sostenibilità?

Cina e inquinamento, da paese in emergenza a leader in sostenibilità?

Il rapporto tra Cina e inquinamento è controverso da anni ma il gigante asiatico potrebbe presto trasformarsi in paese leader per la sostenibilità.

Da quando il paese ha aperto le sue porte al mondo, diventando un player importante sul mercato globalizzato, il binomio Cina e inquinamento è risultato inequivocabile. Tuttavia le cose potrebbero presto cambiare, portando il paese da uno stato di reale emergenza a diventare leader in sostenibilità.

Un futuro di sostenibilità per la Cina

La Cina e l’inquinamento hanno una relazione decennale partita dalla riforma economica di fine anni '70 che ha fatto abbracciare al paese il paradigma capitalistico. Il rapido sviluppo industriale, collegato alla maggiore apertura dei commerci e alla crescita esponenziale della domanda interna, ha condotto la Cina a diventare una delle principali potenze economiche mondiali, a discapito dell’ambiente. Ma le cose potrebbero presto cambiare. La Cina e il suo inquinamento si trovano infatti all’origine di quella che potrebbe essere la più grande rivoluzione verde della storia, una svolta verso la sostenibilità che potrebbe avvenire più repentinamente di quanto ci si possa immaginare.

Il parallelismo ormai storico tra Cina e inquinamento rende difficile immaginare una risoluzione nella direzione della sostenibilità, ma gli stessi meccanismi a cui si può attribuire l’arrivo del paese sull’orlo di una crisi ambientale irreversibile potrebbero essere quelli che gli faranno invertire la rotta. Può sembrare un controsenso considerando la natura storicamente collettivistica delle civiltà orientali e i lunghi anni di socialismo cinese, ma oggi, il consumatore cinese pare scegliere la sostenibilità nei suoi acquisti per ragioni puramente edonistiche. La sostenibilità in occidente viene vissuta più come un’azione altruistica, per un bene superiore, ma non è così in Cina, dove la sostenibilità si scegliere per potersi godere prodotti di maggiore qualità e più sani. Un approccio inaspettato che i brand cinesi e internazionali hanno notato e rispetto al quale stanno adattando le loro offerte.

Nonostante l’impatto delle scelte della sua numerosa popolazione, la lotta della Cina all’inquinamento nella direzione della sostenibilità, ancora a differenza di quanto avviene nei paesi occidentali non è tanto legata alle scelte dei singoli, quanto alle risoluzioni statali. Per quanto l’approccio dei privati, con le loro nuove preferenze green, stia modificando il volto del mercato e delle aziende, le azioni più sostanziali giungono dall’alto. Il governo in Cina ha la piena facoltà di operare azioni rapide e inoppugnabili anche a favore della sostenibilità, con immediati riscontri nel concreto.

Per queste ragioni in futuro probabilmente non si parlerà più di Cina e inquinamento, con il paese che verosimilmente potrebbe configurarsi come un leader in tema di sostenibilità. D’altronde il suo peso nelle dinamiche globali è tale che ogni risoluzione che riguardi il pianeta e il suo futuro non può sottrarsi dall’imparare il mandarino.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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