Il tuo cibo preferito? Potrebbe essere questione di genetica

Pizza? Lasagne? Qualcosa di più esotico come il sushi? Qual è il tuo cibo preferito? La risposta a questa domanda potrebbe avere meno a che fare con la nostra cultura e le nostre esperienze di vita e più a che fare con la genetica. Ne sono convinti alcuni ricercatori americani della Università Tufts che hanno condotto una ricerca proprio sull’impatto dei geni nel determinare la scelta dei nostri alimenti quotidiani.

Il tuo cibo preferito? Questione di genetica
Grazie ai risultati di uno studio che ha coinvolto oltre 6000 adulti, i ricercatori sono convinti che la genetica offra almeno una parte della spiegazione del perché ognuno di noi abbia il suo proprio cibo preferito. A fare la differenza sarebbero quei geni che determinano la percezione del gusto. Diversi studi in precedenza hanno esaminato i fattori genetici associati ad ogni singolo gusto, ma in questo studio gli scienziati hanno voluto esaminare tutti e cinque i gusti di base e di come la percezione del gusto possa influire sulla qualità della dieta e sui fattori di rischio per la salute.
Cosa cambia in tavola?
Cosa hanno scoperto i ricercatori? Ad esempio come le persone che tendono a percepire di più il gusto amaro tendono, ad esempio, a mangiare meno alcuni tipi di verdure crucifere e quasi due porzioni in meno alla settimana di alimenti a base di cereali integrali. Oppure coloro invece hanno una forte percezione dell’umami tendono anche loro a mangiare meno verdure rosse e arancioni. Chi invece ha una forte percezione del dolce avrebbe in generale una maggiore concentrazione di trigliceridi.
Perché è importante?
Sapere che il nostro cibo preferito può dipendere dalla genetica rappresenta più di una mera curiosità. Secondo i ricercatori americani infatti, sapere che i geni possono essere uno dei fattori a fondamento delle nostre scelte alimentari di base potrebbe aiutare a migliorare sostanzialmente la nostra qualità della dieta.
Tenere in considerazione il ruolo dei geni potrebbe infatti aiutare a individuare e rendere più efficaci indicazioni nutrizionali personalizzate fornendo linee guida mirate e trovando soluzione per bilanciare al meglio la dieta anche di fronte a percezioni del gusto differenti, come ad esempio, offrendo specifiche spezie per controbilanciare il sapore o ancora alternative alimentari equivalenti dal punto di vista nutritivo ma più accettabili dal quello del gusto.
Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.
