inNaturale
Home
>
Che differenza c’è tra biologico e biodinamico?

Che differenza c’è tra biologico e biodinamico?

Due metodi di vedere l’agricoltura molto simili, biologico e biodinamico presentano una differenza di fondo che li distingue.

L’agricoltura biologica è ormai diventata parte integrante del nostro modo di alimentarci quotidiano. Rispettoso del territorio e della biodiversità, il metodo biologico avrebbe le carte in tavola per diventare sfamare la popolazione europea nel rispetto dell’ambiente. Accanto al biologico sta crescendo l’interesse anche per l’agricoltura biodinamica. Sebbene simili sotto diversi punti di vista, biologico e biodinamico presentano una fondamentale differenza che li separa, vediamo quale.

differenza biologico biodinamico
Foto: planet_fox @Pixabay

Differenza tra biologico e biodinamico: l’agricoltura biologica

L’agricoltura biologica è una pratica agricola riconosciuta e regolamentata a livello mondiale e, in particolar modo, a livello europeo. Nella Comunità Europea l’attività è inquadrata dai regolamenti CE n. 834/2007 e CE n. 889/2008. A livello pratico, l’agricoltura biologica raccoglie una serie di tecniche che, a differenza di una coltura intensiva, non utilizzano fertilizzanti o insetticidi chimici favorendo invece prodotti naturali. Nell’agricoltura biologica inoltre sono vietati OGM, antibiotici o ormoni di crescita. Nell’agricoltura biologica si pratica in genere la rotazione delle colture, la consociazione tra piante e viene promosso l’utilizzo di risorse locali dove possibile. L’obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra agricoltura e ambiente, rispettare i cicli naturali e minimizzare l’impatto delle colture sulla biodiversità del suolo coltivando in modo sostenibile. In cosa il biologico differisce allora dal biodinamico?

Cos’è l’agricoltura biodinamica

A differenza del biologico, il biodinamico non è regolamentato a livello europeo. L’agricoltura biodinamica nasce a partire dagli anni ’20 del 1900 dalle teorie del teosofo austriaco Rudolph Steiner. Il metodo biodinamico ha diversi elementi in comune con quello biologico, tra cui il divieto di utilizzo di sostanze chimiche come fertilizzanti o pesticidi. Entrambi i metodi utilizzando pratiche rigenerative del terreno come la rotazione delle colture, il compostaggio, la consociazione e l’utilizzo degli animali.

A differenza del biologico, il biodinamico accoglie inoltre una serie di influenze più ampie di ambito filosofico-spirituale che prevedono la visione del mondo come l’interconnessione tra cielo, terra e uomo. Secondo il metodo biodinamico, la fattoria è vista come un vero e proprio organismo vivente il cui andamento sarebbe, tra l’altro, influenzato dall’azione dei pianeti su metalli e composti organici. Se nell’agricoltura biologica è possibile “importare” prodotti naturali, nell’agricoltura biodinamica tutto quello che è necessario alla produzione tende ad essere prodotto all’interno della fattoria.

Una differenza controversa

Semplificando, si potrebbe dire che il biodinamico è una forma più stretta di biologico. La differenza fondamentale sarebbe nell’utilizzo di pratiche scientificamente ancora non verificate come l’utilizzo di particolari preparati animali, vegetali e minerali utilizzati in particolare per la concimazione e l’utilizzo delle fasi planetarie per governare i tempi di produzione oltre a una visione filosofico-centrica dell’agricoltura. Se ancora non riconosciuta come pratica dalle istituzioni, l’agricoltura biodinamica ha un proprio ente certificatore internazionale, Demeter, in grado di verificare che un prodotto sia realizzato attraverso i canoni del modello biodinamico. Al momento in Italia, circa 4500 aziende agricole seguono il metodo secondo l’Apab, l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica.


denis venturi
Denis Venturi
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte