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Che cos'è l'ortoterapia, l'arte di coltivare sé stessi

Che cos'è l'ortoterapia, l'arte di coltivare sé stessi

L’ortoterapia è una terapia occupazionale che individua nel giardinaggio una finalità terapeutica volta al benessere della mente e del corpo

L’ortoterapia è una terapia che consiste nell’impegno di un individuo nell’attività dell’orticultura, della cura delle piante e più in generale del giardino (conosciuta anche come garden therapy). Secondo gli esperti sono molteplici le finalità terapeutiche, in primis il benessere psicofisico soprattutto per chi è affetto da disabilità, depressione o è in situazioni di svantaggio e marginalità

Ortoterapia
Foto: jf-gabnor @pixabay

Ortoterapia, che cos'è

Fin dall’antichità, nel mondo orientale, i benefici dell’ortoterapia erano ben noti e furono teorizzati in Occidenti solo successivamente dalla psichiatra americana Benjamin Rush. Nel 1812 osservò che coinvolgere i cinque sensi durante l’attività di giardinaggio permette una significativa riduzione di stress e comportamenti aggressivi nelle persone che la praticano. Inoltre, l’ortoterapia stimola anche la creatività e rafforza l’autostima così come potenzia il coordinamento corporeo e rafforza il sistema immunitario.

L'ortoterapia venne, poi, riscoperta in Inghilterra nel dopoguerra, quando ci si rese conto che gli ex soldati riacquisivano capacità motorie, stabilità mentale, saluto e gioia di vivere grazie al contatto stretto con la natura.
Negli anni Settanta la terapia venne riconosciuta finalmente come una vera e propria disciplina scientifica con la fondazione dell'American Horticultural Theraphy Association (AHTA) e così si diffuse in tutti gli Stati Uniti grazie ai centri specializzati e all’ingresso nel sistema universitario come oggetto di studio.

Da non molto tempo anche in Italia l’approccio all’ortoterapia è diventato scientifico e questo ha portato a un notevole aumento di iniziative per la sua promozione, dai carceri agli ospedali fino ai centri per disabili.
I partecipanti piantano i semi, manipolano e curano la terra, coltivano i prodotti per poi venderli, consumarli o scambiarli. Grazie a questa terapia si favorisce il contatto profondo e diretto con l’elemento naturale e questo dona alla nostra vita linfa vitale, fatta di conoscenza, crescita e confronto con l’altro e la natura.

I benefici dell’ortoterapia

I benefici dell’ortoterapia sono molteplici, dai più piccoli ai più grandi. Nel 1600 alcuni medici scoprirono che i pazienti che si dedicavano alla cura del verde mostravano una ripresa più rapida e questo portò la terapia a diventare ben presto un alleato ideale per gli anziani e per i soggetti affetti da disabilità, proprio per il suo “magico potere” di mantenere il corpo e la mente attiva, ma anche il buon umore.

Dal punto di vista psicologico questa pratica è fondamentale per confrontarsi in modo creativo con la realtà, stimolando la predisposizione alla novità e al cambiamento. Per i malati di Alzheimer questa terapia è altrettanto importante, li aiuta a mantenere un legame con il mondo circostante e con il proprio corpo. Ma l’ortoterapia si sta diffondendo anche nelle scuole per favorire la socializzazione tra i bambini, soprattutto in aiuti dei bambini iperattivi o con patologie mentali. I risultati dimostrano che prendersi cura del verde ha affetti positivi anche sulla didattica mostrando, in pratica, il ciclo della natura e le proprietà degli ortaggi.

Non solo. L’ortoterapia è perfetta anche per chi soffre di crisi depressive, ansia, solitudine. Toccare la terra, infatti, con i suoi profumi e i suoi colori, ha davvero un effetto benefico in grado di trasmettere energia positiva e migliorare così la dimensione psico-fisica di chi soffre fisicamente e mentalmente. Una terapia semplice ma di grande effetto, una scommessa per iniziare ad amare sé stessi e ritrovarsi e imparare a collaborare per raggiungere un obiettivo comune. Dall’introspezione alla condivisione, un momento speciale per imparare la bellezza di prendersi cura degli esseri viventi.


Cristina Morgese
Cristina Morgese
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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