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Che cos’è la Grande Muraglia Verde dell’Africa?

Che cos’è la Grande Muraglia Verde dell’Africa?

Storia e obbiettivi per scoprire cos’è la Grande Muraglia Verde africana, un progetto ambizioso che oggi punta a diventare ancora più grande

Un progetto dagli enormi benefici ambientali e sociali. E un esempio di come la visione di un uomo e la collaborazione fra molti possano creare cose straordinarie. In poche parole, si potrebbe dire questo per spiegare cos’è la Grande Muraglia Verde dell’Africa. Un’iniziativa già grande, e che continua a crescere in ambizioni proprio in tempi recenti. Scopriamo quindi la sua storia e gli scopi che intende raggiungere.

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@envatoelements

Grande Muraglia Verde: cos’è e come è nata

Negli anni ’50, il biologo ed esploratore Richard St. Barbe Baker fece una spedizione nel Sud del deserto del Sahara. Colpito dalle condizioni di vita della popolazione, e dalle condizioni ambientali estreme fatte di un deserto sempre più in espansione, propose un’idea tanto semplice quanto visionaria ed efficace. Cioè, realizzare una barriera di milioni di alberi, larga 50 km, che attraversasse tutto il Sahel, la fascia di territorio sub-sahariano che attraversa l’Africa dall’Atlantico fino al Mar Rosso.

Per molti anni è rimasta soltanto un’idea. Finché venne riproposta nel 2002, durante la Giornata Mondiale per la lotta alla Desertificazione e alla Siccità. Da allora è stato un crescendo. Prima approvata nel 2005 dalla Comunità degli Stati del Sahel e del Sahara, e poi nel 2007 dall’Unione Africana.

Ad oggi, più di 20 Stati africani sono coinvolti nel progetto, e numerose organizzazioni nazionali e internazionali lo sostengono.

Gli scopi dell’iniziativa

Questa grande barriera verde non ha semplicemente lo scopo di piantare alberi. Come si è detto, i benefici di un progetto del genere sono sia ambientali che sociali. E sono tanti.

Tra i benefici ambientali, contribuisce a ostacolare la desertificazione e a rafforzare gli ecosistemi locali. Contrasta la siccità, e al tempo stesso i cambiamenti del clima sia locali che globali. E migliora la qualità del suolo, e la disponibilità e la gestione di molte risorse naturali, prima fra tutte l’acqua. Fra i benefici sociali, offre posti di lavoro, contribuendo allo sviluppo delle zone rurali. Migliora la sicurezza alimentare, e diventa uno slancio per progetti di educazione rivolti a persone di tutte le età.

Ecco cos’è la Grande Muraglia Verde. Un progetto enorme, partecipativo, di lungo termine, che punta a migliorare le condizioni di vita di milioni di persone. E anche olistico, perché consapevole del fatto che benessere umano e ambientale sono due facce della stessa medaglia.

La Grande Muraglia cresce

L’obbiettivo dichiarato sarebbe quello di concludere il progetto entro il 2030. Al 2019, comunque, è stato completato per un 20%, soprattutto fra Senegal e Etiopia. Forse i tempi si dilateranno più del previsto, ma l’intenzione rimane.

Recentemente, infatti, l’Unione Africana ha dichiarato di voler estendere la Muraglia anche a Paesi meridionali come Madagascar, Angola e Namibia. Sono aree meno soggette a conflitti, ma di sicuro colpite come altre da siccità e desertificazione.


Enrico Becchi
Enrico Becchi
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Scrittore, divulgatore scientifico, giornalista. Con quello che scrivo e racconto cerco di rendere le persone consapevoli di sé stesse e del mondo spaziando fra tanti ambiti, fra le scienze naturali e le scienze di frontiera.
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