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Carta di pietra: il blocco note pensato per gli chef

Carta di pietra: il blocco note pensato per gli chef

Un blocco note con carta di pietra pensato da utilizzare in cucina. Immune ad acqua e olio è pensato per essere utilizzato come compagno di fiducia per i cuochi.

Un blocco note con carta di pietra: non è un pesce d’aprile ma l’ultima novità pensata per accompagnare i cuochi nel loro lavoro quotidiano. La carta di pietra è un particolare tipo di carta che non utilizza alberi ma è invece realizzata con carbonato di calcio o, più semplicemente, calcare. Tra le sue proprietà anche quella di essere estremamente resistente agli strappi e impermeabile ad acqua ed oli rendendola così un’alternativa ideale per chi lavora in cucina.

Resistente a tutto

La pietra è stata da sempre una delle superfici preferite dall’uomo per scrivere o tramandare la propria conoscenza. La scrittura (o meglio, l’incisione) su pietra ha certamente dei vantaggi: dura a lungo nel tempo ed è difficilmente soggetta a cose fastidiose come rovesciamenti d’acqua o chiazze di sugo. Il suo svantaggio, tuttavia, è che non è propriamente comodo mettersi a incidere le proprie ricette su tavolozze di granito, e neppure portarvele appresso, perlomeno, non quando state cercando di cucinare.

Se anche voi state cercando un’alternativa resistente ai rovesciamenti di liquidi per il vostro personale blocco note di ricette e ancora non siete pronti a martello e scalpello, la soluzione potrebbe arrivare a breve. Per quanto incredibile infatti, la carta di pietra esiste e pare sia perfetta per essere utilizzata in cucina.

Carta di pietra: di cosa si tratta

Senza entrare troppo nello specifico, la carta attualmente, e come i più sapranno, è realizzata grazie al legno degli alberi attraverso un processo affinato nel corso di millenni. Eppure non è l’unico modo per realizzarla. In anni recenti infatti sta crescendo l’interesse per una tipologia di carta che, invece del legno, utilizza pietra calcarea come sostanza di base. Il calcare viene polverizzato e successivamente legato grazie a materie plastiche creando una carta resistente agli strappi e all’umidità.

Partendo da questa tecnica è nata l’idea di creare un blocco note con carta di pietra pensato per essere utilizzato in uno degli ambienti più ostili alla carta tradizionale: la cucina. Il prodotto è attualmente in cerca di fondi sul sito di crowd funding kickstarter ma con ancora più di due settimane rimanenti prima della fine della campagna di raccolta, ha già superato la cifra richiesta e quindi potrà, con tutta probabilità, essere presto a disposizione di tutti i cuochi.

A quanto sostengono i promotori della campagna, il notes di pietra chiamato, poco sorprendentemente, Stone, è realizzato tenendo conto delle esigenze apprese da dozzine di ristoranti e chef stellati attorno al mondo. Tra le caratteristiche più intriganti la capacità di pulire rovesciamenti di acqua, olio, vino o caffè con un semplice panno, senza sbavare l’inchiostro. Assieme alla copertina di «cuoio vegano» (qualunque cosa significhi) il notes promette di essere lo strumento ideale anche per la più avversa delle cucine.

Perplessità ambientali

C’è sempre un «ma» da considerare per tutte le novità più intriganti. Se Stone promette di essere il compagno perfetto per i ricettari, potrebbe non essere il più eco-compatibile su piazza. Vero: tagliare le foreste per produrre carta tradizionale fa storcere a molti il naso, eppure gli alberi possono essere ripiantati e la carta riciclata.

La carta di pietra invece nasce da una risorsa di base che, per quanto comune, non è rinnovabile. Non solo, per realizzare la carta di pietra è necessario l’utilizzo di plastica HDPE (Polietilene ad alta densità) ricavata dal petrolio che rende la carta non biodegradabile e difficilmente riciclabile. Insomma, ciò che potrebbe essere fantastico in cucina, sembra molto meno attraente in giardino.


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denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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