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Carnevale, che differenza c’è tra chiacchiere, bugie e frappe?

Carnevale, che differenza c’è tra chiacchiere, bugie e frappe?

Dolce tipico del periodo di carnevale le chiacchiere, bugie o frappe portano diversi nomi in tutta la penisola. Ma c’è differenza nella ricetta?

Si tratta del dolce tipico più diffuso del periodo di carnevale, sono ovviamente le chiacchiere. O bugie. O frappe. O una miriade di altri nomi. Sulla nostra penisola non è insolito che le varianti regionali di un piatto assumano nomi differenti, ma per le chiacchiere questo fenomeno è portato all’estremo con almeno 30 diversi nomi a seconda della località. Ma oltre al nome, tra chiacchiere bugie e frappe esiste una differenza anche nella ricetta?

differenza chiacchiere bugie frappe
Foto: Wikimedia

L’origine della differenza tra chiacchiere, bugie e frappe.

Più che di differenza vera e propria, tra chiacchiere, bugie e frappe bisogna parlare di “varianti”. La base di partenza per il dolce tipico del carnevale è la stessa ed è rimasta pressoché invariata sin dai tempi dell’antica Roma. Proprio dai festeggiamenti dei Saturnalia, feste popolari romane che si festeggiavano a dicembre. La ricetta originale era a base di farina di farro, uova, grasso animale per la frittura e miele. I semplici ingredienti permettevano di preparare il dolce facilmente e a basso costo per poterlo distribuire alla popolazione. Da allora la ricetta è stata tramandata e modificata da località a località subendo variazioni sia negli ingredienti che nel nome.

La differenza oggi

La differenza tra chiacchiere, bugie e frappe è prevalentemente nel nome, anche se esistono piccole variazioni praticamente per ogni città italiana. Chiacchiere è probabilmente il modo più diffuso di chiamare questo dolce sulla penisola, soprattutto in diverse aree del Nord e del Sud Italia. Le chiacchiere prevedono una ricetta a base di farina, burro, uova, zucchero, zucchero a velo (a volte vanigliato) e talvolta un liquore, in genere grappa al Nord ma anche limoncello, marsala o liquore all’anice al Sud. In Piemonte le chiacchiere diventano bugie, hanno dimensioni più piccole e forma romboidale. Ai piemontesi piace particolarmente la variante ripiena di cioccolato o marmellata. Anche il liquore cambia, utilizzando spesso al vino. E le frappe? Le frappe sono invece diffuse nel Centro Italia con variazioni minime rispetto alle chiacchiere se non, appunto, nel nome.

Provincia che vai nome che trovi

Le differenze tra chiacchiere, bugie e frappe non si possono nemmeno definire delle varianti “regionali” perché ricetta e nome variano addirittura all’interno di una singola regione. Se per la maggior parte della Lombardia si parla di chiacchiere, a Mantova e Brescia il dolce è noto come lattughe ma a Bergamo sono i saltasù. In Veneto e Friuli sono noti principalmente come crostoli, ma a Verona e Venezia preferiscono i galani. Se in Piemonte mangiano le bugie, a Vercelli invece preferiscono le gale e le gasse ad Alessandria. A Bologna piacciono le sfrappole e a Firenze i cenci. Vogliamo parlare delle maraviglias in Sardegna o delle merveilles della Valle d’Aosta? Insomma, una vera e propria selva di nomi e varianti che non cambiano la base di semplicità e bontà del dolce tipico del carnevale italiano.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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