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Cammino del Parco del Cilento, un percorso tra siti Unesco e aree marine protette

Cammino del Parco del Cilento, un percorso tra siti Unesco e aree marine protette

Siti archeologici, antichi borghi, grotte naturali e spiagge bellissime: ecco il Cammino del Parco del Cilento.

Nato con l’obiettivo di far conoscere al pubblico anche le zone del Cilento meno conosciute, lontane dalle classiche mete del turismo tradizionale, il Cammino del Parco del Cilento tocca siti Unesco, spiagge Bandiera Blu, aree marine protette, località dell’antica Magna Grecia, grotte carsiche e borghi medievali. Partiamo insieme per questo viaggio che già nell’antichità viaggiatori Greci, Lucani e Romani affrontavano, a volte con la consapevolezza, o perlomeno il sospetto, che si trattava di un viaggio di sola andata!

Cammino del Parco del Cilento, vista sul Mediterraneo
@envatoelements

Cammino del Parco del Cilento: gli obiettivi 

Il Cammino del Parco del Cilento è un progetto di sviluppo del turismo locale e, di conseguenza, di tutto l’indotto attorno ad esso. L’intento è quello di fare emergere le tipicità del territorio promuovendo in prima battuta le aziende locali del settore turistico-ricettivo, senza tralasciare l’ambito artigianale e produttivo del Cilento. L’obiettivo finale di questo progetto è quello di mettere in risalto il patrimonio ambientale, culturale, folkloristico, artistico, artigianale e, non in ultimo enogastronomico di una delle zone d’Italia meno conosciute o, quantomeno, più sottovalutate.

Cilento, tra storia e leggenda 

Nel Cilento il tempo sembra essersi fermato. Non solo nella zona del Parco Archeologico di Paestum. Si narrano, ad esempio, antiche storie che riguardano Palinuro e Marina di Camerota, nota come la “Perla del Cilento”. Leggenda vuole che Palinuro, il nocchiero di Enea, si fosse follemente infatuato di una ragazza bellissima ma inflessibile di nome Kamaraton

La giovane fanciulla, che non corrispondeva l’amore di Palinuro, fu trasformata in roccia da Venere. Su quella roccia sorge Camerota. Palinuro si buttò in mare per raggiungere la sua amata ma fu scambiato per un mostro marino dagli abitanti delle coste e fu ucciso. Esattamente in quel punto è sorta la località di Palinuro.

I siti UNESCO 

Il Cammino del Parco del Cilento passa per Paestum, Velia-Elea e la Certosa di Padula, tutti Siti UNESCO. Situata a una trentina di km a sud di Salerno, l’area archeologica di Paestum con i suoi templi perfettamente conservati, racconta di una cultura antica, di Magna Grecia e di Poseidonia, come si chiamava un tempo questo luogo, prima di essere conquistato dai Lucani prima e dai Romani dopo. 

Altrettanto imponente e affascinante, seppur di epoca più recente, è il complesso monumentale della Certosa di Padula. Si tratta della prima Certosa fondata in Campania ed è la più grande d’Italia con i suoi 51.500 m². Anche la Certosa, come l’area archeologica di Paestum, nel 1998 è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Montagne e grotte 

Il Cilento è anche sinonimo di natura rigogliosa e in alcuni punti anche selvaggia. Il Monte Cervati è alto 1900 metri ed è il più alto non solo del Cilento ma di tutta la Campania. Il Monte dell’Idolo o Gelbison ha un’altezza di 1.705 mt ed è famoso perché sulla sua cima svetta il Santuario della Madonna del Monte Sacro. 

La vetta del monte rappresenta uno straordinario punto panoramico sulle valli e sui monti vicini. Il Gelbison, inoltre, ospita diverse specie di animali a rischio estinzione come il lupo e la martora. Poiché la maggior parte delle cime cilentane sono di natura calcarea, è facile imbattersi in grotte. 

Sono famose le Grotte di Castelcivita, dette anche del Diavolo. Altrettanto affascinanti sono le Grotte di Pertosa-Auletta, le uniche in Italia dove si può navigare un fiume sotterraneo. Queste grotte, uniche in Europa, conservano i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C.

Il mare: le Bandiere Blu 

Da Capaccio-Paestum a Villammare nel Golfo di Policastro, passando per il borgo medievale di Agropoli con il suo suggestivo Castello Aragonese, Santa Maria di Castellabate con le sue acque cristalline e il pittoresco borgo Acciaroli, solo per citarne alcuni, sono 11 le località che da diversi anni ottengono il riconoscimento di Bandiera Blu assegnato alle località balneari più belle, pulite e sostenibili. 

Le spiagge del Cilento ogni anno ricevono numerose bandiere blu tanto che il litorale cilentano è uno dei più premiati in Italia. La prima località del Cilento a ricevere la Bandiera Blu fu Pollica nel 1987. Da allora i successi sono arrivati puntuali e sempre più numerosi ogni anno. Nel 2023 sono ben 19 i comuni campani che hanno ottenuto il prestigioso vessillo, di cui 13 si trovano lungo i 100 km di Costa del Cilento.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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