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Bottiglie di plastica, un risparmio di 5 miliardi con il “fai da te”

Bottiglie di plastica, un risparmio di 5 miliardi con il “fai da te”

Con la produzione di acqua frizzante “fai da te” ottenuta con i gasatori SodaStream sono stati risparmiati 5 miliardi di bottiglie di plastica.

Il packaging monouso è uno dei tanti fattori che contribuiscono all’inquinamento provocato dalla plastica. Esistono settori in cui questa componente incide maggiormente che in altri, come nel caso della vendita dell'acqua in bottiglia, soprattutto se si tratta di acqua gasata. Tuttavia, esistono alternative che escludono gli imballaggi di plastica monouso. Ad esempio, se proprio non si può fare a meno a meno dell'acqua gasata, utilizzando i gasatori e le bottiglie di vetro è possibile ottenere un notevole risparmio di plastica.

Bottiglie di plastica, un risparmio di 5 miliardi con il “fai da te”
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Un risparmio di bottiglie di plastica

Diverse realtà stanno cercando di passare a tipologie di imballaggi sostenibili dal punto di vista ambientale. La soluzione in alcuni casi è la vendita dei prodotti sfusi o la produzione casalinga del bene di cui si necessita. Alcune realtà, come SodaStream (azienda che vende prodotti per preparare in casa acqua e bevande gasate) hanno fatto della sostenibilità e del risparmio delle bottiglie di plastica i loro punti di forza. 

Secondo i dati raccolti da SodaStream, la produzione casalinga di acqua e bevande gasate incide di meno sull'ambiente rispetto all'acquisto di questi stessi beni che usano degli imballaggi di plastica. Infatti, nell'ultimo anno, gli utenti che hanno utilizzato i gasatori dell'azienda per la produzione "fai da te" di acqua gasata hanno evitato di acquistare bevande in bottiglie di plastica risparmiando così 5 miliardi di bottiglie di plastica.

L’inquinamento dell’acqua in bottiglia

Secondo il report di Greenpeace pubblicato nel 2021 con dati che si riferiscono al 2019, sono circa 10 miliardi le bottiglie di plastica (PET) destinate a contenere l’acqua che sono state confezionate ed immesse nel mercato in Italia. L’associazione ambientalista aggiunge che, sommando al consumo di acqua minerale anche le altre bevande confezionate in bottiglie di plastica, si arriva ad un peso complessivo di circa 460mila tonnellate di imballaggi plastici.

E' evidente che sono necessarie azioni concrete sia dei singoli che delle aziende per ridurre il rischio di dispersione della plastica nell'ambiente. Per agevolare l'attuazione di queste azioni, alcune associazioni ambientaliste mettono a disposizione le proprie competenze per migliorare la sostenibilità delle imprese. Ad esempio, Plastic Free Onlus permette alle aziende di aderire ad un progetto in cui sono affiancate dagli esperti ambientalisti per avviare le azioni necessarie alla transizione ecologica.

Riciclo

La popolazione italiana non sembra essere indifferente all’inquinamento generato dalle bottiglie di plastica. Infatti, stando all’indagine presentata a maggio 2023 da Corepla e condotta da Ipsos, circa il 22% dei cittadini ritiene fondamentale eseguire una corretta raccolta differenziata, mentre per il 15% è necessario ridurre gli sprechi. E' aumentata anche la consapevolezza della necessità di riciclare la plastica e dove conferire, ad esempio, le bottiglie in PET.

L'attenzione alla sostenibilità da parte dei consumatori si riflette anche sulle aziende. Ad esempio, SodaStream ha aderito al progetto di sostenibilità di Plastic Free Onlus e sta cercando di eliminare i rifiuti di plastica nelle proprie fasi di produzione. Inoltre,  il 25% delle componenti plastiche dei gasatori dell'azienda sono realizzate con materiale riciclato.

Cosa possiamo fare

Per incidere sul nostro impatto ambientale bisogna ricordarsi della regola delle “3 R”: ridurre, riusare e riciclare. Ciò vale anche per avere un risparmio nell’utilizzo delle bottiglie di plastica. Ad esempio, è possibile utilizzare brocche in vetro e, dove possibile, l’acqua proveniente dagli acquedotti italiani che viene erogata semplicemente aprendo il rubinetto.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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