I bombi hanno imparato il codice Morse, ecco cosa vuol dire
Gli insetti stanno stupendo sempre di più gli scienziati e ora i bombi in grado di imparare il codice Morse si uniscono alla lista delle sorprese. A certificarlo ci ha pensato uno studio pubblicato in Biology Letters attraverso cui gli scienziati hanno sottoposto gli animali a test mirati. Il lavoro potrebbe avere implicazioni importanti sia per la conoscenza che l’uomo ha degli esseri viventi, sia nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale.

Come i bombi imparano il codice Morse?
A dimostrare che i bombi possono imparare una sorta di codice Morse ci ha pensato un team della Queen Mary University di Londra. I ricercatori hanno condotto un esperimento costruendo un labirinto e allenando gli insetti a distinguere tra segnali luminosi brevi, punto, e lunghi, linea. Gli scienziati sono passati poi ad associare ai due diversi flash il raggiungimento di una ricompensa zuccherina o di una sostanza amara sgradita.
La posizione dei segnali è stata continuamente cambiata per evitare che i bombi collegassero la gratificazione allo spazio piuttosto che al segnale. Nella fase finale del test la ricompensa è stata tolta per scongiurare il rischio che i bombi basassero la loro scelta su olfatto o altri sensi. I risultati hanno mostrato che i diversi gruppi, indipendentemente dal tipo di lampo utilizzato come “corretto”, andavano nella direzione che avevano imparato a distinguere come giusta.
Codice Morse e animali
Il nuovo studio su bombi e codice Morse cambia completamente le carte sulla tavola della scienza. I ricercatori credevano infatti che a poter distinguere la durata di segnali tanto brevi fosse un’abilità in possesso di pochissimi animali. Fino a oggi erano, anzi, ritenute in grado di farlo solo alcune specie di vertebrati come piccioni o macachi.
Gli insetti orientano i propri cicli vitali in base agli stimoli luminosi connessi alla durata del dì e della notte. Tale capacità è però del tutto diversa e coinvolge intervalli molto più lunghi. Qui si parla di una percezione del tempo estremamente più “raffinata” che ha stupito non poco gli studiosi coinvolti nella ricerca.
Perché è importante la scoperta sul codice Morse?
Il nuovo lavoro sulla capacità dei bombi di imparare il codice Morse apre importanti prospettive. Per quanto appaia evidente che i bombi in natura non si troveranno mai di fronte a “decisioni” da prendere in base a stimoli luminosi di diversa durata, il fatto che siano in grado di farlo è da ritenere straordinario. La scoperta certifica che persino in cervelli di dimensioni così contenute possono instaurarsi meccaniche tanto complesse.
Non è ancora chiaro però quale sia la dinamica alla base della capacità di distinguere le durate temporali e quanto essa sia intrinseca nella struttura dei neuroni degli insetti. Si tratta per altro di un’abilità che potrebbe influenzare in modo significativo anche comunicazione, orientamento nello spazio e movimenti.
I ricercatori sono determinati ad approfondire lo strano rapporto che i bombi possono instaurare con il codice Morse e non solo. Al centro dell’attenzione ci saranno probabilmente presto anche dei test sugli altri animali. La natura sembra ancora una volta fonte di ispirazione. Capire come in un substrato tanto ristretto possano inscriversi processi così complessi potrebbe aiutare gli scienziati a fare passi avanti nello sviluppo di reti neurali artificiali massimamente efficienti.






