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Boe con occhi: i nuovi dispositivi per salvare gli uccelli

Boe con occhi: i nuovi dispositivi per salvare gli uccelli

Le reti da posta rappresentano una piaga per gli uccelli marini e i numeri relativi alle catture accidentali sono allarmanti. Per salvarli sono state tentate molte strategie, ma ora le boe con occhi sembrano pronte a offrire una svolta. Secondo un nuovo studio sarebbero, infatti, in grado di allontanare gli uccelli in modo economico e sostenibile e ora gli scienziati stanno lavorando su di esse.

boe con occhi

Catture accidentali di uccelli marini:

Le nuove boe con occhi potrebbero risultare determinanti per la salvezza di molti uccelli marini. Oggi le reti da posta rappresentano per questi una piaga. Costituite da fili di nylon sottilissimi sott’acqua, risultano praticamente invisibili e gli uccelli marini finiscono per rimanervi impigliati. Ogni anno 400.000 esemplari di diverse specie muoiono, dunque, annegati. I tentativi per arginare il problema sono stati molti. In passato alle reti sono stati attaccati pannelli in bianco e nero ad alto contrasto e anche luci a LED, ma tutto si è rivelato inefficace. Vietare la pesca in determinate aree era apparsa finora l’unica soluzione, ma risultava spesso di difficile applicazione.

Le boe con occhi:

Per salvare gli uccelli marini un team di ricercatori britannici guidati da Yann Rouxel ha ora sviluppato le LEB (looming-eyes buoys). Le boe con occhi, ispirate agli spaventapasseri e agli schermi utilizzati negli aeroporti, mirano a evitare che gli uccelli si avvicinino alle reti. I pannelli ruotano con il vento e gli occhi di dimensioni diverse disegnati su entrambi i lati creano l’illusione deterrente. I dispositivi sono stati sperimentati nella Küdema Bay in Estonia, con 4 ore di osservazione al giorno per 62 giorni. Gli avvistamenti di Morette Codone, specie di anatre marine che popola la zona, sono diminuiti del 30% nel raggio di 50 m dalle LEB.

Il lavoro sulle boe:

Gli scienziati stanno oggi monitorando l’efficienza delle nuove boe con occhi. I dispositivi sono, in primis, leggeri ed economici ed hanno il grande vantaggio di funzionare senza bisogno di elettricità. Gli scienziati temevano, poi, che gli uccelli si abituassero ad essi, rendendo la loro efficacia di breve durata. Gli esperimenti hanno dimostrato che tale meccanismo entra in gioco solo dopo 2/3 settimane, mentre le reti da posta restano in posizione solo per alcuni giorni. Gli esperti hanno dimostrato anche che, una volta rimosse le boe, gli uccelli marini tornano a popolare le zone lasciate libere. Il loro impatto sulla fauna è, dunque, pressoché nullo e resta circoscritto al periodo di necessità.

Le nuove boe con occhi potrebbero rivelarsi una risorsa importante. Questa versione galleggiante degli spaventapasseri visibili nei campi saranno all’ordine del giorno. La loro efficacia rende semplice andare oltre il loro aspetto. Presto scambiare sguardi con occhi 3D fluttuanti non sarà più così strano. Non potremo che rivolgere loro un cenno, certo inquieto, ma colmo di gratitudine.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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