Beer Yoga, quando la birra incontra lo yoga
Dietro al beer yoga si nasconde un semplice concetto: raccogliere una bottiglia da terra, svolgere un esercizio, berne un sorso e poggiare la birra nuovamente a sul pavimento. Niente di più, niente di meno, questa nuova disciplina sta conquistando molte città in tutto il mondo, compresa Londra e Bangkok, e potrebbe presto trasformarsi in una tendenza globale.
Cos’è il Beer Yoga
Nato per unire due grandi passioni, quella per la birra e quella per lo yoga, il beer yoga ha visto la luce dalla mente di Jhula, uno Yogi nato a Berlino da sempre sopra le righe. Stiamo parlando di un assiduo frequentatore del Burning Man, un evento che raccoglie negli Stati Uniti i personaggi più ecletici del mondo. «Il Beer Yoga è divertente ma non dev’essere preso come una barzelletta - ha spiegato Jhula - noi prendiamo la filosofia dello yoga e l’abbiniamo al piacere di bere birra.»
Il beer yoga è così apprezzato che diverse classi stanno aprendo in tutto il mondo, seguendo i precetti di Jhula. Una semplice bottiglia di birra stretta tra le mani può anche rappresentare un peso contro cui lavorare aumentando la forza necessaria per rimanere in equilibrio. In più, dovendo stare attenti a non rovesciare la birra in gira, chi pratica beer yoga è spinto a tenere sempre un grande livello di concentrazione.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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