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Arriva CityTree, il pannello vegetale mobile che migliora la qualità dell’aria

Arriva CityTree, il pannello vegetale mobile che migliora la qualità dell’aria

Testato da ENEA, CityTree è un pannello di arredo urbano mobile in grado di migliorare la qualità dell’aria catturando le polveri sottili

Un pannello di medie dimensioni, facilmente trasferibile in ogni angolo di una città. È CityTree una infrastruttura in grado di abbattere le concentrazioni di polveri sottili nelle aree cittadine più esposte. Pensato dalla tedesca Green City Solutions, il pannello è ora finito all’attenzione di ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile che ha voluto testarne l’efficacia anche sul territorio italiano.

CityTree
Foto: Ufficio Stampa ENEA

Cos’è CityTree, l’“albero” mobile contro le polveri sottili

Una soluzione semplice e capace di migliorare la qualità dell’aria: è CityTree una “infrastruttura vegetale mobile” con la capacità di abbattere la quantità di polveri sottili ideale per quelle zone cittadine critiche prive di parchi, giardini o aree verdi dove l’inquinamento dell’aria è particolarmente elevato. I pannelli sono lunghi 3 metri e alti 4 e sono pensati come elementi di decoro urbano in grado di uniformarsi piacevolmente con l’ambiente cittadino senza dare troppo nell’occhio. L’idea dietro CityTree è quella di agire come un “filtro vegetale” con un effetto potenziale pari a 275 alberi cittadini.

Ricoperto di una speciale varietà di muschio ogni pannello sarebbe in grado di assorbire fino a 240 tonnellate di CO2 all’anno. CityTree è dotato di un impianto di irrigazione automatizzato con sistema di raccolta di acqua piovana e di rilevatori di temperatura e umidità che garantiscono l’efficienza delle colture con minimo consumo d’acqua. L’efficacia è localizzata entro circa 200 metri quadrati in prossimità del pannello.

I risultati del test

Per valutare la reale efficacia, i pannelli CityTree sono stati testati nell’ambito del progetto europeo “CityTree Scaler” con la partecipazione di ENEA, Cnr e del Consorzio Proambiente. Le campagne di misura sono state condotte a Modena in diverse condizioni ambientali. Secondo i dati comunicati da ENEA, nella modalità di filtraggio, il dispositivo CityTree garantirebbe una riduzione fino al 15% delle PM10 ma i risultati sarebbero incoraggianti anche per altre tipologie di polveri come le PM2,5 (fino a -20%), PM1 (fino a -13%), particelle ultrasottili (-38%) e il cosiddetto “black carbon” (-17%), nell’area attorno al pannello.

Varrebbe la pena installare i CityTree in Italia?

Attualmente i CityTree hanno visto applicazione in città come Londra e Berlino che hanno scelto di installarli sia in ambienti al chiuso come aeroporti e centri commerciali, sia all’aperto all’ingresso di scuole o nelle piazze cittadine. Secondo Maria Gabriella Villani, ricercatrice ENEA del Laboratorio Inquinamento Atmosferico, i CityTree potrebbero rappresentare una interessante tecnologia: “Si può pensare di installare i CityTree anche al posto delle normali pensiline alle fermate degli autobus oppure nei canyon urbani, luoghi in cui le strade cittadine sono fiancheggiate da edifici su entrambi i lati, che creano ambienti poco ventilati e, di conseguenza, molto inquinati” suggerisce.

Della stessa idea anche Felicita Russo, anch’essa ricercatrice presso il Laboratorio Inquinamento Atmosferico ENEA secondo cui queste tecnologie: “Da sole non possono risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico in città, ma rappresentano comunque soluzioni per migliorare non solo la qualità dell’aria ma, più in generale, la qualità di vita, riducendo gli effetti delle isole di calore e riqualificando il tessuto urbano con nuovi luoghi di aggregazione”.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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