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Api mellifere: la loro lingua si adatta al tipo di nettare

Api mellifere: la loro lingua si adatta al tipo di nettare

La lingua delle api mellifere è come un coltellino svizzero, si adatta in modo flessibile al tipo di nettare di cui devono alimentarsi

Fino a poco tempo fa gli scienziati erano convinti che le api mellifere avessero un unico modo per alimentarsi. Immergere la loro lingua pelosa nel nettare per poi leccarlo. Ma un recente esperimento svolto da Jianing Wu, ricercatore senior e specialista in ingegneria e biofisica dell’Università Sun Yat-sen di Guangzhou, in Cina, e dai suoi colleghi ha mostrato qualcosa di nuovo.

Api mellifere

La scoperta dei ricercatori

Gli scienziati hanno scoperto che le api mellifere possono anche succhiare il nettare e cambiare la modalità con cui si alimentano a seconda della sua viscosità. Quando il nettare è più liquido possono succhiarlo direttamente, quando ha un maggior contenuto di zucchero lo lappano. I risultati dello studio sono stati riportati sulla rivista Biology Letters.

Come funziona la lingua delle api

Come ha spiegato il dottor Wu, la lingua delle api mellifere può quindi funzionare in due modi. Se il nettare è più denso, l’ape vi immerge la lingua e le circa 10mila setole che la ricoprono si alzanosimultaneamente per intrappolarlo. L’ape poi tira indietro la lingua all’interno della proboscide che è parte della sua bocca e succhia il nettare tramite un meccanismo di pompaggio situato nella testa. Quando però il nettare è più liquido, le api sono in grado di risucchiarlo direttamente usando lo stesso meccanismo di pompaggio. Questo cambiamento può avvenire repentinamente, in modo da ottenere la maggior ricompensa per l’energia investita.

Le implicazioni di questa flessibilità

Le api mellifere si nutrono di differenti tipi di fiori, sono dunque flessibili. Anche la modalità di alimentazione quindi rispecchia questa flessibilità. Sebbene le api preferiscano i nettari più sciropposi, possono quindi nutrirsi in modo efficiente anche dai fiori con un nettare più acquoso. Come ha affermato Alejandro Rico-Guevara, che gestisce il Behavioral Ecophysics Lab dell’Università di Washington, che ha collaborato al progetto: «Questa scoperta ha implicazioni su molte scale diverse, dall’impollinazione, per il nostro cibo, fino al ruolo che le api hanno negli ecosistemi naturali».

Una dimostrazione pratica di come il mondo animale, è quello degli insetti come le api mellifere in particolare, sia molto più complesso di quanto si pensi in realtà e sia capace di sorprenderci sempre. Per questo motivo occorre pensare a come salvaguardarlo, evitando che le api scompaiano dai nostri ecosistemi.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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