Anice stellato: proprietà e benefici

L’anice stellato è un albero tropicale sempreverde, appartiene alla famiglia della Magnolia ed è originario delle parti più orientali della Cina. In lingua si chiama ba jiao, letteralmente “otto corna” e il nome si riferisce chiaramente alle otto punte in cui è diviso il caratteristico seme. L’anice stellato poi è ricchissimo di proprietà ottime per la salute e viene impiegato in fitoterapia, erboristeria e in cucina in molti modi diversi.
È una pianta aromatica dal profumo molto intenso e in molti paesi orientali, in cui si coltiva e mangia in abbondanza, la spezia si utilizza anche come profumo per armadi. Aromatizza la biancheria e funziona bene contro tarme e insetti per proteggere la biancheria stessa. Si usa molto anche per la preparazione di incensi da bruciare in luoghi di culto e templi religiosi.

A cosa fa bene l’anice stellato
L’anice stellato è usato sin dall’antichità per trattare una serie di patologie diverse, soprattutto problemi di carattere digestivo. È, infatti, in grado di calmare coliche e gas intestinali, riducendo il gonfiore addominale. Grazie alle proprietà espettoranti allevia la tosse e facilita la respirazione, specie in caso di malanni. Aiuta il sistema circolatorio, tonifica il cuore, contrasta i dolori reumatici.
Una spezia incredibile che in Cina è considerata anche farmaco, inserita nella categoria dei “farmaci che scaldano l’interno”.
Anice stellato, le proprietà fitoterapiche
L’anice stellato vanta importanti virtù fitoterapiche tra cui:
- Proprietà carminative. Aiuta a eliminare i gas e riduce il gonfiore addominale.
- Proprietà espettoranti lo rendono ottimo a trattare le malattie dell’apparato respiratorio quali tosse, bronchite e asma.
- Proprietà eupeptiche-stomachiche, cioè favorisce la digestione.
Se consumato dopo i pasti l’anice stellato aiuta a diminuire i livelli di zucchero nel sangue, aiutando a trattare il diabete.
L’anice stellato non è pericoloso
La varietà di anice stellato più diffusa e consumata è l’Illicium verum, conosciuto anche come anice badiana. È una varietà innocua e altamente sfruttata sia erboristeria che in gastronomia. Esiste poi un’altra varietà di anice stellato, meno nota a dire il vero: è l’Illiciu anisatum, detto anche anice stellato giapponese o Shikimi. Questa varietà è tossica e non commestibile.
Forse a causa di una qualche confusione in molti si sono persuasi che l’anice stellato non sia un alimento sicuro, ma a torto. Se assunto nelle dosi consigliate (un massimo di 3 grammi al dì), la spezia non genera effetti collaterali di particolare importanza. In dosi eccessive potrebbe, invece, causare vomito e diarrea.
