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Anfibi: a rischio estinzione il 41 per cento delle specie

Anfibi: a rischio estinzione il 41 per cento delle specie

Molte specie di anfibi sono a rischio estinzione a causa di cambiamento climatico, distruzione degli habitat, malattie e inquinamento.

Gli anfibi sono animali unici ma, soprattutto a causa dell’uomo, molte specie sono ormai a rischio estinzione. Questi animali, capaci di respirare sia in acqua, sia al di fuori di essa, sono particolarmente sensibili ai cambiamenti negli ecosistemi. Molte delle dinamiche che oggi alterano gli equilibri del pianeta si stanno, dunque, dimostrando per loro letali. In cima alla lista delle minacce troviamo il riscaldamento globale e gli esperti chiedono interventi immediati.

Anfibi: a rischio estinzione il 41 per cento delle specie
@envatoelements

Quante specie di anfibi sono a rischio estinzione? 

A dare l’allarme sul rischio estinzione tra gli anfibi ci ha pensato uno studio pubblicato su Nature, che ha illustrato quanto emerso dal secondo Global Amphibian Assessment. Un team di oltre 1.000 esperti ha analizzato la situazione di 8.011 specie e ha certificato che gli anfibi sono i vertebrati che corrono i maggiori pericoli sulla Terra. 

Dei tre ordini di anfibi, i più minacciati sono le salamandre, con il 60% delle specie a rischio estinzione. Seguono rane e rospi, con il 39% degli animali in pericoli, e cecilie, per cui il valore scende al 16%. Le difficoltà sono particolarmente pressanti nelle aree neotropicali. A rischio scomparsa troviamo, allora, il 40.7% delle specie.

Perché gli anfibi sono a rischio estinzione? 

Secondo il report a porre gli anfibi a rischio estinzione sono, sì, diversi fattori, ma un posto di rilievo è tristemente occupato dal cambiamento climatico. Tale dinamica, tra il 2004 e oggi, è stata alla base del 39% del declino. Immediatamente dietro di essa troviamo il drammatico impatto della distruzione degli habitat determinata dall’espansione antropica, che pesa per il 37%. 

Considerando che tra il 1980 e il 2004 a influire per il 91% era quest’ultimo fattore, insieme alla diffusione delle malattie, appare evidente che la situazione è del tutto mutata. Oggi le infezioni non si sono arrestate, ma, per quanto la chitridiomicosi, che miete vittime anche tra gli anfibi, rimanga una componente da non trascurare, essa rimane quasi ai margini.

Anfibi a rischio estinzione e salute degli habitat 

I dati su quanto gli anfibi sono a rischio estinzione devono far suonare, secondo gli esperti, un campanello d’allarme. Questi particolari animali sono, infatti, ottime sentinelle per la valutazione della salute degli ecosistemi e non stanno oggi trasmettendo dati confortanti. Il cambiamento climatico sta rendendo i fenomeni meteo estremi sempre più frequenti e intensi, e gli anfibi mostrano quanto l’impatto degli eventi sia significativo. 

Tali animali non hanno, infatti, la possibilità di allontanarsi più di tanto dal proprio ambiente e subiscono gli effetti di ondate di calore roventi, violenti uragani, incendi, innalzamento delle acque e riduzione dell’umidità in modo drammatico. Gli anfibi sono, per altro, sia predatori sia prede. Perderli significa, dunque, alterare le catene trofiche e gli esperti temono per un effetto domino.

Gli esperti chiedono che per mitigare il rischio di estinzione che molte specie di anfibi corrono, siano presi provvedimenti immediati. Aree protette e programmi di monitoraggio e riproduzione controllata sembrano essere i mezzi più importanti. Jennifer Luedtke, autrice leader, ha specificato che investire sugli anfibi significa salvaguardare la biodiversità e, quindi, tutelare pianeta e vita umana. Dal 2004 a oggi sono, però, scomparse quattro specie di tali animali e altre 185 sono classificate come “possibilmente” estinte.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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