inNaturale
Home
>
Food
>
Amazakè, la ricetta del dolce dietetico che fa bene alla salute

Amazakè, la ricetta del dolce dietetico che fa bene alla salute

L’amazakè, gustoso ed equilibrato healthy food orientale, è stato recentemente riscoperto in Italia come alternativa salutare al famigerato zucchero. La sua consistenza può variare e ciò permette di gustarlo in tantissimi modi differenti.

Si tratta di una ricetta giapponese analcolica, fermentata con il koji, il famoso lievito ricco di probiotici che conferisce al prodotto un alto potere edulcorante e quindi un sapore decisamente dolciastro. L’amazakè o amasakè, da non confondere con il famoso «vino» giapponese, è un alimento molto sano che desta particolare interesse dal punto di vista nutrizionale. Infatti è ricco di sostanze benefiche che lo rendono consigliabile per vari scopi, anche estetici.

In Giappone è ampiamente diffuso, lo si consuma assiduamente sia come bevanda rinfrescante d’estate che calda d’inverno. Le donne inoltre lo utilizzano come crema schiarente e purificante per il viso, per rendere la pelle naturalmente più radiosa. Tra l’altro è piuttosto semplice da realizzare in casa, oppure, se si preferisce, lo si può anche acquistare nei negozi biologici specializzati.

Addio allo zucchero e l’intestino ringrazia. Ecco tre motivi per consumare l’amazakè

Che lo zucchero venga considerato uno dei demoni più grandi per la nostra salute, oggi è risaputo. Esistono tuttavia diverse alternative naturali che possiamo utilizzare per ridurne la dose giornaliera, tra queste l’amazakè. Il suo sapore è molto particolare, forse anche vagamente stucchevole, però i vantaggi per la salute sono indiscutibili. Scopriamoli insieme:

1. Contiene probiotici, quei microrganismi utili a ristabilire la microflora del nostro intestino. È inoltre ricco di vitamine, fibre e oligoelementi.

2. Riduce i picchi glicemici perché contiene amido a lento assorbimento che regola il rilascio di carboidrati nell’organismo.

3. Contiene pochissime calorie rispetto ai comuni dolcificanti naturali, il che lo rende adatto per un regime dietetico ipocalorico, sano ed equilibrato.

Come introduciamo in cucina l’amazaké? In realtà è buono anche da solo: sorseggiato durante un piacevole break. Altrimenti è ideale per insaporire frullati freschi, centrifugati, yogurt, budini, gelati o per la preparazione di torte e dessert.

Come realizzarlo in casa per dessert golosi e... sani!

L’amazakè è il prodotto della fermentazione del riso in acqua ed è semplicissimo da realizzare anche in casa. Abbiamo trovato tante ricette differenti, ma vi proponiamo quella che riteniamo meno elaborata.

Per iniziare, occorrono:

  • 500 g di riso bianco o integrale (si può utilizzare anche il miglio o l’avena).
  • 1,5 lt di acqua
  • 250 g di koji (potete acquistarlo su internet o nei negozi specializzati)
  • Un pizzico di sale

Il primo step è la cottura del riso per circa un’ora a fuoco basso. Una volta terminata si versa il riso in una ciotola e si lascia raffreddare coperto da un panno di stoffa. Raggiunta la temperatura ideale di 60 ° C si cosparge con il koji, il lievito che avvierà la fermentazione. Si lascia poi il riso a fermentare per 6-8 ore. Il tutto è reso più facile dall’utilizzo del forno. Quando i granuli di koji iniziano a scomparire e diventano poco visibili l’amazakè sarà quasi pronto, e avrà raggiunto la dolcezza ottimale. Se all’assaggio dovesse però risultare troppo dolce, per smorzare si può aggiungere un pizzico di sale. Non bisogna dimenticarsi di mescolare il riso e di controllarne la consistenza prima di ultimare la preparazione.

Se il composto dovesse risultare troppo denso basta frullare o aggiungere dell’acqua per diluirlo e renderlo più liquido. Noi consigliamo di lasciare il prodotto cremoso in modo da poter essere adagiato in raffinate coppette e presentato come un dessert fresco e invitante, condito con frutta secca e cioccolato fuso. A questo punto la versione personalizzata del vostro amazakè è pronta per essere gustata, che aspettate a tuffarvi nel magico mondo della cucina giapponese?

Fonti: savvytokyo - shecooksmacro - simplefeast


Mariaelena Parrottino
Scopri di più
Studio scienze gastronomiche, amo viaggiare e scoprire cose nuove. Nel tempo libero scrivo della mia passione più grande il cibo, o meglio il buon cibo. Credo che ogni piatto abbia una storia da raccontare e scoprire, emozioni ed esperienze che ogni persona ha messo li dentro.
Scopri di più
Studio scienze gastronomiche, amo viaggiare e scoprire cose nuove. Nel tempo libero scrivo della mia passione più grande il cibo, o meglio il buon cibo. Credo che ogni piatto abbia una storia da raccontare e scoprire, emozioni ed esperienze che ogni persona ha messo li dentro.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte