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Alcuni coloranti alimentari potrebbero mettere a rischio la salute dei bambini

Alcuni coloranti alimentari potrebbero mettere a rischio la salute dei bambini

Uno studio californiano ha messo in luce come alcuni coloranti alimentari avrebbero serie controindicazioni per i bambini.

Alcuni coloranti alimentari sarebbero causa di alcuni disturbi comportamentali nei bambini. È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Ufficio per la Valutazione Rischi per la Salute Ambientale della California. Il rapporto combina i risultati di 27 studi clinici su bambini condotti in quattro continenti negli ultimi 45 anni. Nel rapporto anche studi su animali e ricerche sui meccanismi attraverso cui i coloranti influenzano il comportamento.

coloranti artificiali

Coloranti alimentari e disturbi comportamentali

I ricercatori hanno collegato l’assunzione di alcuni coloranti con disturbi nei bambini come carenza d’attenzione, iperattività e irrequietezza. Si tratta di coloranti presenti in prodotti cereali per la colazione, succhi e bibite analcoliche, dessert, caramelle e glasse. Secondo gli autori del rapporto, i coloranti possono influire sul comportamento attraverso la loro influenza su neurotrasmettitori, su ormoni e per stress ossidativo. Ancora non è chiaro il meccanismo esatto e ulteriori ricerche sono necessarie per capire come i coloranti vengono assorbiti, distribuiti e metabolizzati dal corpo umano.

Quali coloranti sono responsabili?

Tra i coloranti sotto indagine sono finiti: E110, E102, E129, E127, E143, E132 ed E133. Nell’Unione Europea ai produttori è richiesto di specificare come l’utilizzo di questo coloranti possa provocare effetti sull’attività e l’attenzione dei bambini. Per questo motivo molti produttori europei scelgono spesso di evitare interamente questi coloranti alimentari artificiali.

Al di fuori dell’Unione e soprattutto negli Stati Uniti, l’attenzione verso gli effetti di questi tipi di coloranti è stata sollevata da poco. Secondo le stime infatti il 98% dei bambini di età compresa tra 2 e 5 anni, il 95% degli adolescenti tra i 13 e i 18 anni negli Stati Uniti ha assunto queste sostanze negli ultimi anni. Per questo motivo è consigliabile sempre prestare particolare attenzione alle etichette, specialmente quando si viaggia all’estero. Negli Stati Uniti questi coloranti sono identificati con nomi differenti. E noti quindi come FD&C Blue 1, Blue 2, Green 3, Red 3, Red 40, Yellow 5, e infine Yellow 6.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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