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Alberi in città, Milano dà in adozione ai suoi cittadini 2mila piante forestali

Alberi in città, Milano dà in adozione ai suoi cittadini 2mila piante forestali

Con l’iniziativa “Custodiscimi”, i residenti a Milano potranno prendersi cura per alcuni mesi di quelli che diventeranno i nuovi alberi della metropoli

I cittadini di Milano diventano “genitori” degli alberi del futuro. Il Comune guidato da Giuseppe Sala, attraverso il progetto Forestami, ha lanciato “Custodiscimi”, iniziativa che concede gratuitamente a chi vive in città e provincia una piantina forestale in adozione temporanea. Gli aderenti, in pratica, faranno da “custodi”, presso la propria abitazione, a quelli che diventeranno i nuovi alberi della città. Nell’autunno 2022, infatti, le piantine troveranno dimora in alcune aree precise della metropoli dando impulso all’attività di riforestazione. L’iniziativa ha avuto così tanto successo che gli esemplari messi a disposizione sono andati esauriti nel giro di pochi giorni.

Milano dà in adozione temporanea ai suoi cittadini 2mila piante forestali che diventeranno i nuovi alberi della città

Piantine forestali in adozione a Milano

Le piantine concesse in adozione da “Custodiscimi” sono 2mila (mille destinate al Comune di Milano e mille ai comuni della Città Metropolitana) e provengono dal Vivaio di Curno di Ersaf, Ente regionale lombardo per i servizi all’agricoltura e alle foreste che partecipa insieme a Legambiente Lombardia. Sono di quattro specie diverse, tutte autoctone e certificate: ciliegio, quercia farnia, olmo bianco e pado. L’iniziativa si articola in tre momenti: la firma del “patto di custodia”, il ritiro della piantina e la restituzione seguita dalla piantumazione. Con il “patto”, siglato nella fase di prenotazione online della piantina, i cittadini si impegnano a prendersene cura, rispettando alcune semplici indicazioni per farla crescere al meglio.

Il ritiro

Dopodiché, il 20 marzo, primo giorno di primavera e vigilia della Giornata internazionale delle foreste, dovranno prendere in custodia la piantina forestale recandosi presso il punto di ritiro scelto al momento della prenotazione (i luoghi di ritiro sono elencati sul sito del Comune di Milano e di Forestami). Ogni piantina sarà accompagnata da un kit composto da un vaso di 15 cm di diametro e un sottovaso di 20 cm consegnati insieme a 5 kg di terriccio. I custodi avranno a disposizione anche dei video tutorial e un team di esperti sarà a disposizione settimanalmente per fornire consigli e supporto.

La piantagione

I cittadini che aderiscono a “Custodiscimi” dovranno prendersi cura delle piantine forestali per un periodo di circa 8 mesi. Il 20 novembre, infatti, arriverà il terzo ed ultimo passaggio dell’iniziativa, quello in cui le piante metteranno radici sul territorio milanese, in aree appositamente individuate dagli enti che collaborano al progetto. La restituzione delle piantine avverrà attraverso momenti di piantagione collettiva che coinvolgeranno i custodi.

Gli obiettivi dell'iniziativa

L’obiettivo di “Custodiscimi” è infatti duplice, come ha ricordato l’assessore all’Ambiente del Comune di Milano, Elena Grandi, alla presentazione dell’iniziativa: “promuovere una nuova cultura dell’ambiente sensibilizzando cittadine e cittadini a prendersi cura del verde pubblico” e “coinvolgere direttamente i nove Municipi affinché identifichino i quartieri e le aree dove mettere a dimora le mille piante prese in affido”.

“Custodiscimi” darà un ulteriore impulso a “Forestami”, il progetto per la riforestazione che punta a piantare tre milioni di alberi a Milano entro il 2030. “Dal cambiamento dei nostri comportamenti – ha commentato Stefano Boeri, Presidente Comitato Scientifico di Forestami – passa una nuova opportunità per il futuro. Forestami, come tutti i più importanti progetti di forestazione urbana al mondo, ha sempre avuto nel proprio DNA il coinvolgimento diretto dei cittadini al fine di rendere l’obiettivo dei tre milioni di alberi entro il 2030 la sfida di ognuno”.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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