In Sicilia è stato inaugurato il più grande parco agrivoltaico presente in Italia aumentando l’energia solare immessa nella rete nazionale.
Tra quelle provenienti da fonti rinnovabili, l'energia solare è la più usata in Italia. Per rispondere alla domanda energetica, però, servono ampi spazi da destinare agli impianti di pannelli solari. Una possibile soluzione proviene dall’agrivoltaico, una pratica che coniuga la produzione di energia solare con l’agricoltura. Ora, in Sicilia, è stato avviato uno dei più grandi parchi agrivoltaici presenti in Italia.
L’agrivoltaico in Italia
L’agrivoltaico è un sistema di produzione di energia solare che sfrutta lo spazio dei campi coltivati. Nello specifico, i pannelli fotovoltaici sono costruiti ad un’altezza che rende comunque possibile praticare la coltivazione delle piante destinate all’alimentazione. La presenza di queste strutture è pensata anche per fornire il giusto ombreggiamento alle coltivazioni. Questa pratica dovrebbe ridurre la quantità di acqua richiesta dalle piante coltivate per sopravvivere.
Inoltre, i pannelli offrono anche riparo dalle precipitazioni intense che possono danneggiare le coltivazioni (come ad esempio in caso di grandine). In Italia il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha recentemente approvato un decreto che promuove la realizzazione di impianti agrivoltaici. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è prevista l’installazione di almeno 1,04 GW di impianti di agrivoltaici entro il 2026.
Energia solare in Sicilia
In Sicilia è stato inaugurato uno dei parchi agrivoltaici più grandi presenti in Italia. A realizzarlo è stata l’azienda Engie, la quale offre servizi di luce e gas. L’energia che sarà prodotta da questo impianto sarà immessa nella rete nazionale e servirà per alimentare l’80% delle attività di Amazon in Italia. I pannelli sono stati installati a Mazara del Vallo e coprono 115 ettari.
Un altro grande impianto agrivoltaico è collocato a Paternò che, insieme a quello di Mazara del Vallo, produrrà fino a 104 Mw. Ciò permetterà di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera di circa 62mila tonnellate. I pannelli solari sono bifacciali e sono dotati su degli inseguitori monoassiali, cioè dei meccanismi che permettono al pannello si ruotare in modo da essere sempre esposto alla luce del sole.
Il decreto ministeriale
Il decreto ha lo scopo di incentivare la realizzazione di impianti agrivoltaici, sfruttando una delle principali fonti di energia rinnovabili in Italia e la vocazione agricola presente ancora in molte aree del nostro Paese. Il PNRR mette a disposizione quasi un miliardo e cento milioni di euro di investimenti per la costruzione di impianti agrivoltaici in Italia.
Inoltre, è prevista un’attività di monitoraggio e di controllo dei parchi agrivoltaici. Lo scopo è quello di valutare gli effetti a lungo termine della presenza di pannelli fotovoltaici su attività quali agricoltura e pastorizia. Saranno monitorati il microclima, il risparmio idrico, la resilienza ai cambiamenti climatici, la produttività agricola e il recupero della fertilità del suolo.
Le occasioni offerte dalla transizione ecologica
La transizione ecologica non comporta solo dei benefici in termini ambientali. Infatti, applicare le azioni previste per rispettare gli obiettivi della transizione ecologica servono competenze a cui possono rispondere solo nuove figure professionali. In questo modo si dà la possibilità di avere anche nuovi posti di lavoro che, oltre ad avere dei risvolti positivi in chiave economica e sociale, producono anche degli effetti positivi per l’ambiente.