Aerei elettrici: presto potrebbero decollare per le tratte più brevi
Per l’umanità volare è diventato parte della routine, ma il pensiero che in futuro potremmo muoverci a bordo di aerei elettrici è ancora tutt’altro che interiorizzato. L’aviazione sta lavorando per ridurre le emissioni e i progressi non mancano. Le difficoltà rimangono e per ora le prospettive reali riguardano solo tratte brevi e veicoli ibridi. Biocarburanti, idrogeno e batterie sembrano, però, pronti a ritagliarsi il proprio spazio.
Aerei ed emissioni
La sostenibilità è un problema pressante per l’aviazione. Oggi questo settore è la causa del 3% delle emissioni di gas serra prodotte a livello globale e si teme che la situazione sia destinata a peggiorare. Entro il 2050 ci si attende che la CO2 rilasciata dai voli cresca di 5 volte rispetto ai livelli pre-pandemia. Gli aerei elettrici offrirebbero una soluzione ideale, ma i problemi a essi connessi sono ancora troppi. Il peso delle batterie rappresenta la questione principale. I carburanti contengono, infatti, 50 volte più energia per unità di massa di queste. Per dare a un 737 l’autonomia di un’ora sarebbe necessario eliminare tutti i passeggeri o il carico merci per riempire lo spazio con batterie.
Aerei elettrici
In futuro gli aerei elettrici potrebbero avere un posto nell’aviazione. La formula migliore sarà, però, probabilmente, quella dell’ibrido. Durante il volo i veicoli continuerebbero, dunque, a bruciare carburante, ma ciò non varrebbe per alcune fasi. L’elettricità potrebbe diventare una risorsa importante in decollo e in salita. L’energia delle batterie verrà probabilmente utilizzata anche per il rullaggio sulla pista. Gli esperti puntano a mandare nei cieli i primi aerei elettrici entro il 2030-2035. Questi saranno, però, adatti solo a tratte brevi e a voli interni e non trasporteranno carichi superiori a 50-80 passeggeri. Il risparmio di emissioni sarà, dunque, secondo le stime, almeno nella prima fase, del 10%.
Un futuro sostenibile?
L’avvento degli aerei elettrici potrebbe rivelarsi per l’aviazione un passo deciso verso la sostenibilità. Il settore mira a ridurre del 50% le emissioni prodotte entro il 2050 e ciò richiederà importanti cambiamenti. I biocarburanti, ottenuti da oli, alghe e altri materiali, consentono oggi di contenere dell’80% la CO2 prodotta durante un singolo volo, ma lo sviluppo su larga scala risulta ancora problematico. Si guarda, allora, con interesse all’idrogeno. Esso può, infatti, essere ottenuto dall’idrolisi dell’acqua, in impianti alimentati con energie rinnovabili, ma le criticità non mancano. Il rapporto unità di massa-energia risulterebbe più vantaggioso rispetto a quello delle batterie, ma resta il problema dello spazio. Persino trasportato liquido l’idrogeno ne occupa di più dei tradizionali carburanti.
Gli aerei elettrici potrebbero cambiare il futuro dell’aviazione. Air Canada ha annunciato di aver già acquistato da Heart Aerospace 30 veicoli di questo tipo, che dovrebbero essere operativi, per voli da 30 passeggeri, entro il 2028. La riduzione delle emissioni rimane, comunque, una priorità immediata. Gli interventi di razionalizzazione delle rotte, decongestionamento del traffico e ottimizzazione dei voli restano imprescindibili.
