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Addio carie: presto i denti che si riparano da soli

Addio carie: presto i denti che si riparano da soli

Denti che riparano da soli le carie sono il futuro dell’odontoiatria. Una nuova tecnica a base di cellule staminali dal King’s College di Londra apre nuove prospettive sul trattamento delle carie.

Denti che riparano da soli i danni da carie è la sfida che da anni i ricercatori del King’s College di Londra stanno portando avanti. Nel 2014 un primo metodo a base di rimineralizzazione forzata attraverso scariche elettriche e infusione di minerali aveva aperto le porte al trattamento. Oggi invece i ricercatori puntano sulle cellule staminali. I primi test in laboratorio hanno dato risultati incoraggianti.

Trattamento a base di staminali

Troppi dolci e denti sensibili possono essere una combinazione funesta per la vostra salute orale. Se la vostra routine alimentare vi porta spesso a faticose e costose visite dal dentista sappiate che presto sbarazzarsi di una carie che ha deciso di rovinarvi il sorriso potrebbe se non altro comportare molti meno trapanamenti. Ne sono convinti i ricercatori del King’s College di Londra che da anni stanno inseguendo la possibilità rigenerare i denti invece che semplicemente «tappare» i buchi prodotti dalla carie. Nel 2014 un primo metodo noto come Electrically Accelerated and Enhanced Remineralisation prevedeva l’inserimento di minerali nel dente danneggiato per facilitarne la ricostruzione. Oggi invece i continui avanzamenti della ricerca sulle cellule staminali hanno aperto una nuova interessante prospettiva.

Riparazione completa in laboratorio

I bioingegneri inglesi sono infatti riusciti nell’impresa di riparare denti danneggiati di alcuni roditori grazie alla stimolazione di cellule staminali nella polpa del dente. Il merito è di alcuni farmaci al momento in sviluppo per il trattamento dell’Alzheimer che tuttavia hanno effetti stimolanti applicabili anche, a quanto pare, alla salute dentale. Per verificare la loro ipotesi i ricercatori hanno lavorato su denti di alcuni roditori dove buchi artificialmente prodotti in modo da imitare carie sono stati trattati con una sostanza spugnosa imbevuta di medicinale.

In sole 4-6 settimane e nella maggioranza dei casi, la sostanza impiegata da ricercatori è stata in grado di ripristinare interamente la qualità dei denti. «Si è trattato essenzialmente di una riparazione completa» ha detto Paul Sharpe, bioingegnere che ha realizzato il trattamento assieme ai colleghi del King’s «Questo potrebbe portare al primo trattamento farmaceutico di routine in odontoiatria».

Cura del futuro

Trattamenti a base di cellule staminali tuttavia comportano rischi di crescita incontrollata di tessuti. Secondo i ricercatori inglesi le quantità utilizzate in questi esperimenti sono estremamente limitate e i rischi connessimi minimi. Rigorosi test di laboratorio dovranno essere effettuati prima di iniziare la sperimentazione sugli esseri umani. I ricercatori stanno già testando differenti tipi di farmaci dall’effetto simile per verificarne l’efficacia. Lontano è ancora il tempo in cui saremo in grado di far ricrescere un dente intero ma i giorni delle carie, a quanto pare, sono contanti.

Fonti: Scientific American

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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