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Viaggi in aereo, entro il 2028 potrebbe decollare il primo volo a idrogeno

Viaggi in aereo, entro il 2028 potrebbe decollare il primo volo a idrogeno

Nel giro di sei anni, il primo aereo per il trasporto passeggeri a idrogeno potrebbe diventare operativo grazie all’impegno di un consorzio olandese

Il primo aereo per il trasporto passeggeri alimentato a idrogeno potrebbe decollare entro il 2028. È l’obiettivo che si è prefissato un consorzio olandese, anticipando il traguardo stabilito da Airbus. Poco tempo fa, la società costruttrice di aeromobili aveva infatti annunciato che sarà in grado di offrire il primo volo commerciale a zero emissioni grazie all’idrogeno entro il 2035. Ora, con la notizia dai Paesi Bassi, il percorso verso voli meno inquinanti per l’ambiente sembra destinato a subire una notevole accelerata.

Viaggi in aereo, entro il 2028 potrebbe decollare il primo volo a idrogeno
Foto: Praveen Thirumurugan @Unsplash

Entro il 2028 il primo aereo commerciale a idrogeno

Ma che tipo di aereo sarà quello che nel giro di sei anni potremmo vedere decollare sfruttando come combustibile il solo idrogeno? La tecnologia in fase di sviluppo verrà inizialmente applicata su un modello di aereo a turboelica, in grado di trasportare tra i 40 e gli 80 passeggeri. L’obiettivo è quello di fare entrare in servizio mezzi del genere per i voli a corto raggio, ovvero le tratte più brevi che coincidono spesso con i voli nazionali o tra Paesi confinanti. Secondo quanto reso noto, il primo potrebbe partire da Rotterdam e arrivare a Londra.

Come cambia il mezzo

L’aereo a idrogeno su cui sta lavorando il consorzio olandese avrà poi una configurazione strutturale diversa rispetto agli aerei che conosciamo. L’idrogeno deve infatti essere conservato in taniche isolate termicamente, contenitori che hanno un peso notevole. Non potendo essere collocate sulle ali, dove viene immagazzinato il carburante convenzionale usato oggi, andranno collocate nella coda del mezzo.

L’aereo sarà quindi più lento degli attuali velivoli. Su un volo a corto raggio, tuttavia, i tempi di viaggio dovrebbero subire solo un minimo ritardo. I test dicono che questo aereo a idrogeno dovrebbe raggiungere una velocità attorno ai 600 km/h contro gli oltre 850 di un Boeing 747 jumbo jet.

L’incognita idrogeno verde

Perché l’idrogeno consente di inquinare meno? Semplicemente per il fatto che le uniche emissioni generate dal suo consumo sono quelle di vapore acqueo. Ma per considerare davvero l’idrogeno un combustibile pulito, andrebbe prodotto usando solo fonti di energia rinnovabile. I combustibili a idrogeno vengono prodotti attraverso l’elettrolisi (la divisione della molecola d’acqua di partenza, H2O, in idrogeno e ossigeno), processo per il quale serve una grande quantità di energia elettrica. Questa elettricità dovrebbe dunque provenire da solare e/o eolico per parlare di un carburante green al 100 per cento.

Un’alternativa agli aerei elettrici

Questo progetto potrebbe aprire ai Paesi Bassi un mercato dal valore potenziale di 16 miliardi di euro. Il dato arriva dallo stesso consorzio che lo sta portando avanti, realtà messa in piedi da Unified International, azienda di consulenza olandese attiva nel campo aerospaziale, e da InnovationQuarter, agenzia regionale olandese per lo sviluppo economico. Tra i partner ci sono anche Fokker, costruttore olandese di aerei, e l’Università di tecnologia di Delft.

Sempre secondo il consorzio, questa idea di aereo a idrogeno potrebbe essere interessante per regioni e paesi come la Scandinavia e la Nuova Zelanda, dove, per migliorare l’impatto dei voli a corto raggio, si sta invece puntando su aerei commerciali alimentati da batterie elettriche.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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