Il Venezuela ha perso il suo ultimo ghiacciaio, è il primo Paese al mondo

L’ultimo ghiacciaio del Venezuela, il ghiacciaio Humboldt noto anche come La Corona, è stato riclassificato a mero «campo di ghiaccio» a seguito di una rapida riduzione. Secondo gli esperti si tratterebbe del primo Paese in tempi moderni a perdere tutti i suoi ghiacciai. Humboldt infatti era il sopravvissuto dei 6 ghiacciai venezuelani e resisteva solitario dal 2011 quando anche l’ultimo dei suoi compagni si era sciolto. La causa, chiaramente, è l’aumento record delle temperature del pianeta. A breve rischiano di seguire il destino del Venezuela anche altri Paesi.

Sciolto l’ultimo ghiacciaio del Venezuela
Nel 1910, il Venezuela ospitava 6 ghiacciai che coprivano circa 1.000 km quadrati sulla principale catena montuosa del Paese, la Sierra Nevada de Mérida. Nell’ultimo secolo a causa del riscaldamento globale e dell’innalzamento delle temperature, i ghiacciai si sono ridotti fino a non soddisfare più i criteri per essere classificati come tali e a venire invece riclassificati come campi di ghiaccio.
Dal punto di vista tecnico infatti si considera una distesa di ghiaccio un ghiacciaio se la sua superfice è più estesa di 10 ettari. Il ghiacciaio Humboldt in Venezuela si è ridotto negli ultimi decenni da una superficie stimata di circa 450 ettari a una superficie di meno di 2. Ciò ha decretato quindi il suo declassamento.
Perché si è sciolto l’ultimo ghiacciaio del Venezuela?
Secondo gli esperti non ci sarebbero dubbi, l'ultimo ghiacciaio del Venezuela, il ghiacciaio Humboldt, si è sciolto principalmente a causa del riscaldamento globale del pianeta causato dalla crisi climatica in corso. Negli ultimi decenni, il riscaldamento globale ha causato un aumento significativo delle temperature, che ha accelerato il tasso di scioglimento dei ghiacciai. Questo effetto è stato particolarmente pronunciato nelle regioni tropicali, dove i ghiacciai sono già esposti a temperature più elevate rispetto a quelli situati a latitudini maggiori.
Il recente fenomeno climatico di El Niño avrebbe, inoltre, aggravato la situazione. El Niño provoca un riscaldamento anomalo delle acque superficiali dell'Oceano Pacifico, che a sua volta influenza il clima globale, portando a temperature ancora più elevate. Nel caso del Venezuela, questa combinazione di riscaldamento globale a lungo termine e di effetto immediato di El Niño ha creato condizioni eccezionalmente calde, accelerando ulteriormente la fusione del ghiacciaio
Altri Paesi a rischio di perdere tutti i ghiacciai
Alla fine del 2023, il governo venezuelano ha annunciato un piano disperato per rallentare il più possibile lo scioglimento del ghiacciaio Humboldt coprendolo con teli di plastica. Secondo gli esperti tuttavia non sarebbe ormai solamente troppo tardi, ma anche potenzialmente dannoso considerando il rilascio di possibili inquinamenti da microplastiche nell’area circostante.
Secondo quanto dichiarato dal climatologo Maximiliano Herrera in una intervista sul quotidiano britannico Guardian: «Altri paesi hanno perso i loro ghiacciai dopo la fine della piccola era glaciale, ma il Venezuela è probabilmente il primo Paese al mondo a perderli in tempi moderni». Sempre secondo Herrera i prossimi Paesi destinati a perdere tutti i loro ghiacciai sono Indonesia, Messico e Slovenia. Il problema tuttavia è diffuso in tutto il mondo. Secondo le stime entro la fine del secolo anche nel nostro Paese sono destinati a scomparire almeno due terzi di tutti i ghiacciai sull’arco alpino.
