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Veleno del calabrone, un mix di sostanze che provoca dolore dopo la puntura

Veleno del calabrone, un mix di sostanze che provoca dolore dopo la puntura

Il forte dolore provocato dalla punta del calabrone è legato alla composizione chimica del veleno prodotto dall’insetto.

I calabroni sono degli insetti che esercitano un certo fascino ma, allo stesso tempo, incutono anche paura. Il motivo di quest’ultima emozione è spesso legata al dolore che si prova quando si viene punti da un calabrone. Gli scienziati hanno scoperto che è il veleno prodotto dai calabroni a rendere così dolorosa la loro puntura.

Veleno del calabrone, un mix di sostanze che provoca dolore dopo la puntura
@envatoelements

Il veleno del calabrone gigante asiatico

La puntura e il veleno più dolorosi sono quelli del calabrone gigante asiatico (Vespa mandrinia). Il veleno prodotto da questo insetto è una miscela che può provocare effetti poco piacevoli nel malcapitato che viene punto. Infatti, il veleno del calabrone gigante asiatico contiene acetiocolina e istamina, due sostanze chimiche che, insieme ad altre chiamate chinine, dilatano i vasi sanguigni provocando dolore e gonfiore.

Inoltre, la presenza di altre sostanze, come il mastoparan e la fosfolipasi indeboliscono le cellule immunitarie. Così facendo, l’infiammazione si diffonde intorno al punto dove il calabrone ha punto. Inoltre, possono verificarsi dei casi in cui queste sostanze, combinate con altre chinine, provochino la decomposizione delle cellule ematiche e muscolari, arrivando a generare dei problemi ai reni.

Il calabrone gigante asiatico

La Vespa mandarinia è la specie più grande al mondo tra i calabroni. Può raggiungere una lunghezza di circa 4 cm e può produrre una grande quantità di veleno. Nonostante l’aspetto minaccioso, il calabrone gigante asiatico non è tra le specie più agguerrite. Ad esempio, il calabrone giallo (Vespa simillima) è di dimensioni inferiori, ma è più minaccioso nel momento in cui deve difendere il suo territorio.

Inoltre, il veleno del calabrone non è neanche tra quelli più tossici. Ad esempio, quello delle api è più tossico, ma questi insetti possono pungere solo una volta e per questo ne iniettano una quantità inferiore. Invece, il calabrone gigante asiatico può pungere ripetutamente e rilasciare una quantità di veleno fino a dieci volte superiore.

Le vittime causate dal veleno del calabrone gigante asiatico

La puntura del calabrone gigante asiatico è estremamente dolorosa, ma non è letale. Secondo lo studioso Justin Schmidt, per uccidere una persona in salute servirebbe la punta di un centinaio di esemplari di calabrone gigante asiatico. Tuttavia, anche se il veleno di questo insetto non è letale, è comunque potenzialmente pericoloso, soprattutto per soggetti deboli o allergici.

Ad esempio, in Giappone, il veleno iniettato dalle punture del calabrone gigante asiatico provoca dai 30 ai 50 decessi l’anno, sempre principalmente tra soggetti allergici alle punture di vespe e calabroni. Inoltre, questi insetti lanciano una sorta di avvertimento prima di pungere. Infatti, prima di attaccare, il calabrone gigante asiatico vola avanti e indietro muovendo le mandibole.

Non disturbare il calabrone

Gli animali non sono né buoni né cattivi. Semplicemente conducono la loro esistenza cercando di sopravvivere. Le punture provocate dagli insetti si possono evitare, o almeno ridurre di numero. Bisogna ricordare che il calabrone gigante asiatico, come altre specie animali, attaccano solo se infastiditi o se si sentono in pericolo. Infatti, la maggior parte degli attacchi si verificano quando le persone disturbano un alveare.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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