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Una banca del seme per salvare l’alga kelp

Una banca del seme per salvare l’alga kelp

Gli habitat composti dall’alga kelp sono in diminuzione ma gli scienziati hanno costruito un’apposita banca del seme per salvarne le spore.

L’alga kelp è una risorsa per la biodiversità marina ma gli scienziati sono preoccupati per la sua graduale scomparsa dagli oceani. Per questo motivo, hanno istituito una sorta di banca del seme per salvare il futuro di queste alghe, la cui storia si intreccia con quella delle popolazioni native americane e con il futuro dell’alimentazione globale. Infatti, sono in via di sviluppo diversi progetti che la vedono protagonista di soluzioni alternative per la preparazione di alimenti.

Una banca del seme per salvare l’alga kelp
alga kelp banca seme

L’alga kelp

Il kelp è un tipo di alga abbastanza comune che si può trovare a poca distanza dalle coste temperate di tutto il mondo. Queste alghe appartengono principalmente all’ordine Laminariales, tra cui i generi Macrocystis (il kelp gigante), Alaria e Laminaria. Inoltre, sono conosciute anche per le foreste che formano sott’acqua e per il loro utilizzo dalle popolazioni native americane.

Rappresenta quindi una risorsa non solo per le specie ittiche che vi trovano riparo e nutrimento, ma anche per l’uomo che ha imparato a sfruttare il kelp per le sue proprietà. Purtroppo, però, queste alghe sono minacciate dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, motivo per cui, oltre all’istituzione della banca del seme, sono state stabilite delle regole per la sua raccolta.

Preservare l’habitat marino

Il riscaldamento della temperatura dell’acqua del mare che si è verificato negli ultimi quarant’anni ha messo in pericolo la sopravvivenza dell’alga kelp, soprattutto lungo le coste degli Stati Uniti. Gli scienziati hanno notato una particolare diminuzione della popolazione di queste alghe in una porzione dell’Oceano Pacifico, chiamato Mare dei Salish.

Il Puget Sound Restoration Fund ha lo scopo di ripristinare gli habitat marini e si è messo all’opera per preservare anche il kelp. Alcune tribù di nativi americani (tra cui Jamestown S’Kallam), università ed organizzazioni si sono unite alla missione di questo ente per conservare e recuperare l’habitat marino in cui crescono le alghe kelp.

La banca del seme

Nel 2010 fu istituita un’apposita banca del seme che raccoglie le spore degli esemplari di alga kelp provenienti dallo Stato di Washington. La struttura è stata realizzata dai ricercatori dell’Università del Wisconsin-Milwaukee, ma è previsto un trasferimento nella stazione di ricerca di Washington della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

La struttura è molto preziosa ed è stata costruita seguendo delle indicazioni ben precise, necessarie per mantenere in vita le spore delle alghe. Infatti, mentre con un seme è possibile essere essiccato e conservato vitale per diversi anni, le spore delle alghe hanno bisogno di maggiori cure. Per questo motivo sono conservate in ambienti a basso contenuto di ferro o in congelatori e sono posti sotto una luce rossa.

Una risorsa per tutti

In realtà esistono diverse banche del seme destinate alla conservazione delle alghe. Esistono altre strutture in California, Alaska, British Columbia e Oregon. Queste strutture sono molto importanti e rappresentano l’ultima speranza per ripristinare gli ecosistemi nel caso in cui dovessero essere compromessi. Il nostro compito è quello di evitare che si arrivi alla perdita di quello che è una risorsa per tutti.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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