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Tutela della biodiversità: l'UE punta sull'agricoltura biologica

Tutela della biodiversità: l'UE punta sull'agricoltura biologica

La tutela della biodiversità per l’UE passa dall’agricoltura biologica, che dovrà interessare il 30% delle aree coltivate.

La bozza della comunicazione sulla nuova strategia per la tutela della biodiversità dell’UE lascia intendere un ruolo centrale dell’agricoltura biologica che, secondo i piani, dovrebbe arrivare a interessare il 30% delle aree coltivate europee. Grande la soddisfazione espressa da FederBio che si auspica che, dall’Europa, il biologico torni a occupare un ruolo centrale anche nell’agenda politica italiana.

Il biologico al centro della strategia per la biodiversità in Europa

Diverse sono le misure in favore dell’ambiente presenti nella prima stesura del documento riportante la strategia per la tutela della biodiversità dell’UE. Tra queste, da sottolineare, la centralità del ruolo che dell’agricoltura biologica la quale, secondo il progetto, dovrebbe arrivare a interessare il 30% dei terreni coltivabili sul territorio europeo. Ciò garantirebbe un taglio sostanziale nell’utilizzo dei pesticidi, che potrebbe raggiungere anche il 50%. Ma non è tutto: saranno previsti fondi per finanziare i progetti per il ripristino degli ecosistemi per un ammontare complessivo di 20 miliardi di euro l’anno e si prevede un incremento dell’estensione delle aree protette - terrestri e marine - del 30%.

Per quanto quelli riportati siano dati ancora provvisori, positivo è vedere come la tutela della biodiversità e dell’ambiente siano temi posti al centro dell’agenda dell’UE, la quale, inoltre, oggi considera l’agricoltura biologica come uno degli strumenti più importanti per raggiungere tali obiettivi. Per quanto concerne l’Italia, a esprimersi è FederBio attraverso le parole del suo presidente Maria Grazia Mammuccini che definisce incoraggiante come le istituzioni europee abbiano riconosciuto il biologico come «un tassello essenziale per la difesa della ricchezza degli ecosistemi». Risoluzione che il Presidente di FederBio si auspica poter fare eco anche in territorio italiano, riportando anche qui il biologico all’attenzione del dibattito politico, col fine di preservare al meglio il patrimonio ambientale unico del nostro paese.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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