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Temporali estivi, sulle Alpi rischiano di raddoppiare

Temporali estivi, sulle Alpi rischiano di raddoppiare

L’aumento delle temperature medie rischia di moltiplicare i temporali estivi estremi e i relativi danni a ecosistemi e persone sulle Alpi.

Le Alpi si scaldano molto rapidamente e l’innalzamento delle temperature rischia di produrre un aumento dei violenti temporali estivi. I fenomeni che presto si moltiplicheranno sono quelli in cui cadono al suolo ingenti quantità di pioggia in pochi minuti. Simili intemperie sono in grado di danneggiare seriamente infrastrutture ed ecosistemi e costituiscono un pericolo importante. La ricerca pubblicata in npj Climate and Atmospheric Science preannuncia quindi scenari inquietanti.

Temporali estivi, sulle Alpi rischiano di raddoppiare
@envatoelements

Più caldo più temporali estivi 

A lanciare l’allarme sul possibile aumento dei temporali estivi sulle Alpi ci ha pensato un team delle Università di Padova e Losanna. I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti in 300 stazioni meteorologiche sparse sull’arco alpino tra Austria, Francia, Svizzera, Germania e Italia. 

Il focus è poi stato puntato sulle violente tempeste di durata compresa tra 10 minuti e un’ora, caratterizzate dalla caduta di quantità di piogge anomale, verificatisi tra 1991 e 2020. Sono state isolate le temperature concomitanti agli eventi e, incrociando tali variabili con altre di natura fisica, sono state costruite delle simulazioni. Ne è emerso che un aumento di temperatura media di 2 °C porterà probabilmente i temporali estivi estremi a raddoppiare.

Perché i temporali estivi sulle Alpi sono pericolosi? 

L’aumento dei temporali estivi estremi sulle Alpi rischia di rivelarsi molto pericoloso. Quando tali fenomeni si sviluppano infatti al suolo cadono ingenti quantità di pioggia in tempi ristretti. Il terreno non è in grado di assorbire o drenare l’acqua, che si accumula e può dare vita ad alluvioni lampo con frane, inondazioni e smottamenti. 

I danni si fanno quindi importanti sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda la salvaguardia degli ecosistemi, culla in tali regioni montane di una vasta gamma di specie uniche. A farne le spese è poi spesso anche la salute pubblica e non è escluso che le tempeste mietano vittime.

Temporali estivi e futuro 

I temporali estivi sulle Alpi sono inevitabilmente destinati a moltiplicarsi a causa del cambiamento climatico. L’aria calda trattiene infatti più umidità e in un certo senso fa in modo che nell’atmosfera si accumuli più energia. Anche se la temperatura dovesse aumentare di appena 1 °C, scenario che appare oggi del tutto ottimistico, la situazione non potrà che peggiorare

Un innalzamento di 2 °C rischierebbe, invece, di fare in modo che fenomeni che prima si verificavano una volta ogni 50 anni, finiscano per insistere sull’arco alpino una volta ogni 25 anni. Gli autori hanno sottolineato che monitorare il quadro per metter a punto efficaci strategie di adattamento è una priorità.

Il moltiplicarsi dei temporali estivi estremi rappresenta solo una delle conseguenze del riscaldamento globale sulle Alpi. La tendenza si osserva già oggi quindi il peggioramento futuro appare tutt’altro che ipotetico. Alzare gli standard di sicurezza, adeguando le infrastrutture e i sistemi di gestione delle acque potrebbe dunque significare risparmiare milioni di euro di danni.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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