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Spreco alimentare, come parlarne ai bambini

Spreco alimentare, come parlarne ai bambini

Per far capire ai bambini che lo spreco alimentare è un problema enorme bisogna puntare su concretezza, analogie, creatività e sincerità.

Lo spreco alimentare è un problema tanto per il pianeta, quanto per l’economia e fare in modo che anche i bambini se ne rendano conto è fondamentale. Nel 2022 nel mondo sono state gettate via circa 1 miliardo di tonnellate di cibo, equivalenti al 19% del totale prodotto. In media una persona spreca 79 kg di alimenti all’anno e il valore sale a 107 kg se si guarda all’Italia. In quest’ottica gettare le basi perché anche i più piccoli siano consapevoli della questione appare prioritario.

Spreco alimentare, come parlarne ai bambini
@envatoelements

Spreco alimentare spiegato ai bambini: esempi e analogie 

Per parlare di spreco alimentare ai bambini è necessario spostare l’argomento dal piano dell’astratto. Si può, quindi, iniziare parlando di un evento concreto che ha colpito la nostra attenzione, un grafico, un servizio al telegiornale, un articolo letto…etc. A questo punto perché i più piccoli capiscano la proporzione del problema è fondamentale ricorrere a esempi e analogie. 

L’espressione “1 miliardo di tonnellate di cibo” ha, infatti, per un bambino poco significato. Tutto cambia però se si fa presente che con ciò che dalla tavola passa alla spazzatura si potrebbe riempire uno stadio al giorno o che la quantità di verdure che finiscono nei rifiuti pesa come un certo numero di T-rex.

Limitare lo spreco alimentare dei bambini a casa e a scuola 

I bambini possono diventare dei grandi alleati nel limitare lo spreco alimentare, ma perché questo accada è necessario educarli alla consapevolezza. Correggere la tendenza a prendere più cibo di quanto se ne possa mangiare si trasforma, allora, nel primo passo da intraprendere. Munirsi di piatti più piccoli e rendere chiaro che il bis resta un’opzione si rivelano metodi efficaci. A scuola la linea dovrebbe essere la stessa. 

Uno studio ha persino dimostrato che eliminare i vassoi e incoraggiare gli studenti a portare i piatti a mano incide sui numeri. Per favorire la presa di coscienza e interrompere le dinamiche della routine, fare in modo che i bambini vedano quanto cibo va sprecato si rivela cruciale. Coinvolgere i più piccoli nella gestione della spazzatura e compilare insieme a loro una sorta di “diario dello spreco” possono dimostrarsi idee vincenti.

Spiegare lo spreco alimentare ai bambini con il gioco 

Perché i bambini si impegnino davvero per limitare lo spreco alimentare insistere sul dimensione del divertimento può fare la differenza. Risulta quindi utile coinvolgere i più piccoli tanto nella messa a punto dei menu settimanali, quanto nel momento della spesa o nel riordino della dispensa. È possibile, inoltre, istituire ricorrenze come “la giornata degli avanzi” e trasformarla in un momento per cucinare insieme con quello che rimane nel frigorifero. 

In tal modo si stimola anche la creatività dei più piccoli e li si fa sentire coinvolti in prima persona. Dato che tra gli alimenti più sprecati rientrano le verdure, infine, fare in modo che queste vengano presentate in modo appetibile, magari all’inizio del pasto, quando la fame è più intesa, può rivelarsi altrettanto importante.

Spiegare lo spreco alimentare ai bambini è tutt’altro che di secondaria importanza. Mentre gli alimenti gettati nella spazzatura continuano a essere troppi, infatti, un terzo della popolazione mondiale soffre di insicurezza alimentare. A tali rifiuti, poi, è associata la produzione del 10% delle emissioni globali e a livello economico ne derivano perdite quantificabili in 700 miliardi di euro annui. Nonostante ciò trasmettere speranza e positività rimane imprescindibile per predisporre i più piccoli all’azione.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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