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Sempre più anidride carbonica e metano nel Mediterraneo, ENEA lancia l'allarme

Sempre più anidride carbonica e metano nel Mediterraneo, ENEA lancia l'allarme

Un report segnala un aumento preoccupante di anidride carbonica e metano nel Mediterraneo negli ultimi anni.

L’area del bacino del mar Mediterraneo è sempre più a rischio a causa di un preoccupante e continuo aumento delle emissioni di anidride carbonica e metano. A lanciare l’allarme è l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Climatico «Madonie – Piano Battaglia» di ENEA, l’Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente. Dal 2005, data di inizio delle rilevazioni, l’aumento delle concentrazioni di anidride carbonica e metano nell’area del Mediterraneo è andata costantemente crescendo. I dati sono stati presentati in occasione della Giornata Meteorologica Mondiale che ricorre il 23 marzo. 

anidride carbonica mediterraneo
@envatoelements

Crescita preoccupante di anidride carbonica e metano nel Mediterraneo

Gli andamenti delle concentrazioni di anidride carbonica (CO2) e metano (CH4) nel Mediterraneo mostrano un costante aumento negli ultimi 20 anni. Il tasso di crescita dell’anidride carbonica corrisponde a circa 2,16 parti per milione all’anno: «a causa delle emissioni antropiche» specifica Francesco Monteleone dal Laboratorio ENEA di Osservazioni e misure per l’ambiente e il clima. In forte crescita anche la concentrazione atmosferica del metano il cui aumento è in linea con la crescita riscontrata a livello globale negli ultimi 15 anni. 

Perché preoccupa l’incremento delle concentrazioni di gas serra nel Mediterraneo

L’incremento costante delle concentrazioni nel Mediterraneo rappresenta una fonte di preoccupazione per la comunità scientifica e non solo. Il bacino del Mediterraneo risulta particolarmente vulnerabile agli effetti del riscaldamento globale e della conseguente crisi climatica. L’aumento delle concentrazioni di gas serra rappresenta un campanello d’allarme degli effetti più disastrosi sul clima caratterizzati da un aumento costante dei fenomeni climatici estremi registrati in numero sempre maggiore negli ultimi anni nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo compresa l’Italia. 

Secondo l’Osservatorio Città Clima di Legambiente dal 2010 al 2023 in Italia si sono verificati almeno 1687 eventi climatici estremi. Allagamenti e piogge intense sono la tipologia di eventi estremi più in aumento.


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