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San Firmino: come funziona la controversa corsa dei tori di Pamplona?

San Firmino: come funziona la controversa corsa dei tori di Pamplona?

Per la festa di San Firmino a Pamplona si tiene la Corsa dei Tori: i partecipanti si fanno inseguire dagli animali, poi destinati alla Corrida.

San Firmino a Pamplona, famosa città della Spagna, è sinonimo di Encierro, ovvero di Corsa dei Tori. Per la ricorrenza, che si celebra a luglio, infatti, la città si veste a festa e ogni mattina migliaia di persone corrono davanti agli animali verso la Plaza de Toros. I tori protagonisti dell’impresa finiscono, entro sera, nel massacro della Corrida. Il rischio di incidenti per i partecipanti, poi, rimane alto.

San Firmino: come funziona la controversa corsa dei tori di Pamplona?
@envatoelements

La Corsa dei Tori di Pamplona per San Firmino 

La Corsa dei Tori che nei giorni di San Firmino, patrono di Navarra, anima le strade di Pamplona si svolge secondo un rituale preciso. Dal 7 luglio, per 8 giorni, ogni mattina gli animali vengono liberati alle ore 8 dal recinto in cui sono stati tenuti per la notte e partono alla carica. Davanti a loro corrono migliaia di persone entusiaste di mettere alla prova se stesse. Il percorso parte da Calle Santo Domingo, si snoda attraverso le strette vie del centro storico e termina nella Plaza de Toros, la famosa arena. 

Il tragitto è di circa 850 m e la folle corsa ha una durata in genere inferiore ai 3 minuti. Le mandrie liberate sono composte da 6 tori da combattimento, il cui approdo finale è rappresentato dalla Corrida pomeridiana, e da 6 esemplari di razze più docili, che fungono da guide. Ogni anno per l’evento vengono massacrati 48 tori.

Corsa dei Tori di San Firmino a Pamplona: morti e feriti 

La Corsa dei Tori di Pamplona e i festeggiamenti per San Firmino attraggono ancora oggi migliaia di turisti. Si stima che ogni giorno partecipino all’evento più di 2.000 persone. La pratica resta, però, tanto una tortura per i tori, quanto un’impresa pericolosa per gli “atleti”. I mammiferi sono, infatti, sottoposti a un incredibile stress e circondati dal caos, corrono in preda al panico, rischiando di nuocere a se stessi e alle persone che li circondano. All’Encierro può, poi, partecipare gratuitamente chiunque abbia più di 18 anni e non si dimostri ubriaco. Spesso a iscriversi alla gara sono, dunque, persone non preparate, che finiscono per ferirsi. Tra il 1924 e oggi i morti sono stati 15, ma i feriti, per fortuna spesso non gravi, risultano quasi sempre presenti. I tori raggiungono, infatti, una velocità di 50 km orari che è ben superiore a quella degli umani e il rischio di essere calpestati o incornati è concreto.

La controversa tradizione della Corsa dei Tori di San Firmino

 Sulla Corsa dei Tori di San Firmino, come sulle corride, c’è oggi un intenso dibattito. La dinamica dei festeggiamenti rappresenta il retaggio di un’antica tradizione di origine medievale, resa celebre da Hemingway, ma molti denunciano oggi i rischi connessi all’evento. Gli animalisti, che chiedono da anni di porre fine alle pratiche, ottengono sempre più consensi, ma ciò non sembra bastare. Il numero di turisti che raggiunge Pamplona per l’Encierro rimane, infatti, alto e gli spettatori si accalcano per seguire la corsa per le strade e sui balconi. Per quanto riguarda le corride, però, solo tra il 2019 e il 2021 il numero di manifestazioni svoltesi in Spagna è sceso del 42%. Molti affermano di aver compreso la barbarie delle pratiche solo dopo avervi assistito.

Per la Corsa dei Tori di San Firmino, Pamplona, città di 200.000 abitanti, arriva a ospitare 1 milione di persone. Durante l’Encierro i partecipanti vestono di bianco e portano un fazzoletto rosso intorno al collo o alla vita. I colori simboleggiano purezza e sangue, nel ricordo del martirio di San Firmino. Il massacro degli animali, spesso già stremati e torturati, nell’arena, tra pomeriggio e sera, rappresenta la conclusione dell’evento.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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