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I rituali del caffè, dall'acqua al cioccolatino

I rituali del caffè, dall'acqua al cioccolatino

I rituali del caffè in italia sono molti, dall’acqua al cioccolatino passando per la scelta dello zucchero. Il problema è che ognuno ha il proprio ed è davvero difficile trovare «quello vero».

I rituali del caffè in Italia sono sacrosanti, dall'acqua al cioccolatino, anche se c’è chi c’è più affezionato e chi meno. In effetti dovremmo dirla fino in fondo, Napoli e la Campania sono il centro nevralgico del rito del caffè, qualcosa per cui i più settentrionali fanno fatica ad abituarsi. Basti pensare al bicchiere d’acqua, una regola ineludibile al Sud, ma che diventa optional da rimarcare più a Nord.

Acqua

Purtroppo non è raro che ci sia bisogno di chiederla, spesso, in un bar a Nord, quando a Napoli e nel Sud invece è considerata qualcosa di obbligatorio. Il bicchiere d’acqua di fianco al caffè è esattamente quello che ci vuole, a patto ovviamente di berlo prima: serve infatti a preparare la bocca, pulendola, dai sapori precedenti. Berla dopo, levando il buono del caffè dal palato, quasi suggerisce al barista che non lo abbiate gradito. Sul naturale e il frizzante invece c’è massima libertà di scelta.

Zucchero

Qui davvero è molto difficile trovare una risposta univoca: c’è chi non ne può fare a meno e chi invece vuol sentire esclusivamente il sapore del caffè. Su zucchero di canna e tradizionale invece tutti liberi di seguire i propri gusti. D’altra parte però, se si tratta del caffè servito dopo una cena, ricordatevi che è onore di chi lo serve aggiungere lo zucchero, e informatevi bene sulle quantità. Altra nota importante: se bevete il caffè in compagnia al bar e non usate tutta la bustina provate a dividerla, così si evitano sprechi inutili.

Cucchiaino

Una nota molto importante, che quasi tutti sbagliano, riguarda il cucchiaino: usatelo per girare il caffè ma non mettetelo in bocca! Potrà sembrare un avviso sciocco ma è molto importante non «rovinarsi» il palato con il sapore metallico che il cucchiaio può lasciare in bocca. In ogni caso però attenti, la buona etichetta vuole che non si faccia rumore mescolandolo e che non si facciano movimenti troppo violenti.

Cioccolatino

Il cioccolatino, nei locali che lo concedono, è un vero tocco di classe, ma dovrebbe essere consumato esclusivamente dopo il caffè. La cosa interessante però è che, in questo caso, c’è anche un motivo scientifico: la caffeina infatti in qualche modo addormenta le papille gustative, aumentando la nostra voglia di dolce.

Tazzina

Ultima ma non ultima la tazzina: deve essere rigorosamente calda. Un buon modo per riconoscere il bar con esperienza e controllare che le tazzine siano disposte sulla macchina del caffè. D’altra parte, se volete servirlo in casa, potete mettere le tazzine in forno per qualche minuto a 50° gradi.

Questi sono i rituali del caffè, tutta una serie di abitudini acquisite con gli anni che ogni regione, città e paese conserva con gelosia. Inutile cercare di trovare una regola assoluta quando non c’è un motivo preciso per seguirla, molto meglio celebrare la differenza che ci rende italiani.


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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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