Rifiuti sulle spiagge, in Italia sono 705 ogni 100 metri
I rifiuti stanno soffocando il pianeta e anche in questo 2024 appaiono onnipresenti sulle spiagge italiane. Secondo Beach Litter, l’indagine di Legambiente che si occupa proprio di monitorare le coste della Penisola, la situazione rimane allarmante. A dominare la scena è ancora la plastica e, nonostante qualche piccolo miglioramento, è evidente che è necessario un cambio di passo.
Rifiuti sulle spiagge: Beach Litter 2024
Anche in questo 2024 Legambiente ha rilasciato il report Beach Litter, che fa il punto sui rifiuti abbandonati sulle spiagge in Italia. Per l’indagine sono state analizzati 33 lidi sparsi in 12 regioni della penisola, per un totale di 179.000 metri quadrati mappati. Le centinaia di scienziati volontari hanno così ritrovato 23.259 rifiuti. In media, dunque, ci si imbatte in 705 pezzi di spazzatura ogni 100 metri lineari di costa.
L’Associazione ha per la prima volta utilizzato il Clean Coast Index, un indice riconosciuto a livello internazionale per determinare il livello di pulizia di una spiaggia attraverso la densità di rifiuti rilevata in un’area campione. Il 42% dei lidi sono risultati molto puliti, mentre il 24 e il 27% sono apparsi rispettivamente puliti e abbastanza puliti. Litorali sporchi e molto sporchi sono, in tutto, il 6% del totale, in percentuali equamente divise.
Quali sono i rifiuti più frequenti sulle spiagge italiane?
I rifiuti più presenti sulle spiagge italiane sono ancora quelli in plastica. I polimeri di tali materiali costituiscono, infatti, il 79% della spazzatura ritrovata sulla costa. Il 6% è risultata di vetro, mentre il 4% di metallo. Carta, legno, gomma, tessuti e residui di cibo ammontano a percentuali ancora minori.
In cima alla top five dei rifiuti più presenti spiccano ancora i mozziconi di sigaretta. Ne sono stati ritrovati 3.338, pari al 14,4% del totale. Gli altri posti della triste graduatoria sono occupati da pezzi di plastica (2.195, pari al 9,4%), tappi e coperchi (1.566 per il 6,7%), materiale di costruzione (1.277, equivalente al 5,5%) e stoviglie usa e getta (977 pezzi, ovvero il 4,2%).
Legambiente e i rifiuti sulle spiagge
L’indagine di Legambiente mostra che la situazione dei rifiuti sulle spiagge in Italia rimane preoccupante. Gli oggetti di plastica monouso insieme alle reti da pesca ammontano, nel 2024, a più del 56% del totale. L’andamento risulta, purtroppo, in linea con quanto registrato dal 2014 in poi.
Da allora è calata la spazzatura connessa agli imballaggi, ma non passa inosservato l’aumento di quella legata al consumo diretto di cibo. La quantità di bottiglie e contenitori di plastica sparsi sulla costa continua, infatti, a preoccupare e non mancano nemmeno buste, bicchieri, cannucce e cotton fioc.
Legambiente ha sottolineato che la questione dei rifiuti sulle spiagge rimane pressante. La spazzatura onnipresente rappresenta, infatti, un’enorme minaccia per ecosistema marino e salute umana, ma appare influente anche per il settore turistico. Il report trasmette, poi, l’immagine di un Paese in cui i comportamenti scorretti sono ancora troppo diffusi e di un’emergenza globale.
