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Renne di Babbo Natale: nomi e leggende

Renne di Babbo Natale: nomi e leggende

La slitta di Babbo Natale è per tradizione trainata da 9 renne e le leggende vanno ben oltre quelle famose su Rudolph dal naso rosso.

Siamo abituati a considerare le leggende secondo cui la slitta di Babbo Natale è trainata da renne volanti come parte della tradizione. In realtà, per quanto i racconti siano tramandati da secoli, tanto la trasformazione di San Nicola nel vecchietto che oggi fa da re delle feste, quanto la fola sul suo mezzo di locomozione preferito hanno una data di formalizzazione precisa. Gli animali che trainano Santa Claus sono, dunque, nove e ognuno ha il suo nome e la propria storia.

Renne di Babbo Natale: nomi e leggende
@envatoelements

Quando sono nate le renne di Babbo Natale? 

Le leggende sulle renne di Babbo Natale sono diventate popolari nel 1800 grazie a una poesia scritta da Clemente C. Moore. Il componimento, intitolato “A Visit From St. Nicholas”, aveva per protagonista una moderna versione di San Nicola. Il santo era, in teoria, un vescovo nato nel III secolo nell’odierna Turchia, ma è oggi mutato nell’immaginario. Nel poema viene, infatti, rappresentato come un vecchio paffuto, seduto sulla sua slitta carica di doni. 

A trainare il mezzo sono nella descrizione otto renne, capaci di volare. Ognuna viene chiamata per nome e ne viene descritto il carattere in modo piuttosto preciso. Manca da questa prima versione Rudolph, la renna dal naso rosso che tutti conosciamo.

Come si chiamano le renne di Babbo Natale? 

Secondo le leggende le renne di Babbo Natale hanno nomi parlanti.

  1. 1. Dasher (Fulmine), la renna coraggiosa. Nata con denti di castoro, questa è stata cresciuta a carote. Da adulta ha imparato a mordere per difendere i regali.
  2. Dancer (Ballerina), la renna capace di seguire ogni ritmo e di affascinare chiunque. I suoi zoccoli sono diventati scarpette da ballo.
  3. Prancer (Donnola), la renna timida. È stata trovata da Babbo Natale nascosta dietro a un cespuglio.
  4. Vixen (Freccia), prima fra le renne di Babbo Natale, secondo le leggende. Ha un manto dorato che, al momento della muta, viene donato ai bambini poveri.
  5. Blixen (Donato), gemella di Vixen, con cui condivide le caratteristiche del manto. Ha un perenne raffreddore, ma dove il suo naso gocciola nascono fiori.
  6. Comet (Cometa), così veloce da lasciare dietro di sé una scia luminosa. Questa non dorme mai.
  7. Cupid (Cupido), la renna con il poter di far nascere l’amore. Ha anche il compito di leggere le letterine dei bambini per scegliere quella scritta dal bambino più buono.
  8. Donder (Saltarello), la renna cantante. Scoperta da Babbo Natale per caso, questa sa imitare le voci umane.

Qual è la più famosa renna di Babbo Natale? 

Nell’elenco manca quella che è indiscutibilmente la protagonista di più leggende fra le renne di Babbo Natale: Rudolph. Questa è diventata ufficialmente parte della tradizione nel 1939, quando Robert L. May ne ha narrato per la prima volta la storia. Il racconto vuole che Rudolph sia nato con un naso rosso luminoso e che, per questo, sia stato emarginato

In una notte di nebbia egli si sarebbe, però, rivelato la salvezza di Babbo Natale perché, proprio grazie al suo naso, avrebbe garantito visibilità a tutto il branco. Nel 1949 la renna è diventata anche protagonista di una famosa canzone Rudolph the Red-Nosed Reindeer”.

Le leggende sulle renne di Babbo Natale sono ancora oggi tra le preferite dei più piccoli. Questi animali sono diventati protagonisti delle decorazioni delle feste e a loro sono dedicate vere e proprie tradizioni domestiche. Quando i bambini preparano lo spuntino per Santa Claus, includono spesso anche carote o biscotti e bastoncini di zucchero, di cui le renne volanti sarebbero, secondo i racconti, ghiotte.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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