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RAEE, 220mila tonnellate di materiale recuperate grazie al riciclo

RAEE, 220mila tonnellate di materiale recuperate grazie al riciclo

Grazie alla corretta gestione dei RAEE sono state reimmesse nel ciclo produttivo oltre 220mila tonnellate di materie prime seconde.

Il riutilizzo e il riciclo rappresentano i due pilastri dell’economia circolare. Questo vale anche per il settore produttivo degli apparecchi elettrici che, una volta che smettono di funzionare, diventano RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). Questi strumenti sono molto utili in diversi ambiti in cui opera l’uomo, ma hanno anche costi ambientali elevati per essere prodotti. Per questo motivo è necessario riciclarli e riutilizzarli.

RAEE, 220mila tonnellate di materiale recuperate grazie al riciclo
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Il riciclo dei RAEE

Il termine “riciclo” oramai è diventata di uso comune e anche la sua messa in pratica è abbastanza diffusa. Questo vale anche per i RAEE. Nel 2022 sono state reimmesse nei cicli produttivi legati agli apparecchi elettronici oltre 220mila tonnellate di materie prime seconde. In questo modo, è stata evitata l’immissione in atmosfera di circa 1,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Il risultato è stato ottenuto solo grazie alla corretta gestione dei RAEE domestici, i quali sono stati riciclati al 90%. Nello stesso anno, solo sul territorio italiano, sono state raccolte 257.705 tonnellate di rifiuti elettronici professionali, domestici e rifiuti di accumulatori e pile. Tuttavia, è stata registrata anche una flessione nelle quantità raccolte. Infatti, nel 2021 sono state raccolte 290.880 tonnellate di rifiuti.

Erion

I dati presentati sono stati forniti da Erion. Si tratta di un’organizzazione senza fini di lucro che ha lo scopo di assicurare la conformità delle normative ambientali, il dialogo con gli stakeholder della filiera, la realizzazione di servizi di eco-innovazione e, soprattutto, la gestione dei RAEE, dei RPA (rifiuti di pile e accumulatori) e degli imballaggi. Ad una corretta gestione dei rifiuti si affianca anche la prevenzione dell’abbandono dei rifiuti nell’ambiente.

L’ente è nato dalle esperienze di Ecodom e Remedia e, nel 2022, ha raccolto 246.246 tonnellate di RAEE domestici, mentre 1.367 tonnellate sono quelli professionali. Inoltre, sempre nello stesso anno, sono state recuperate 10.092 tonnellate di RPA. Le attività hanno generato un valore economico pari a 106.532.839 milioni di euro.

Da rifiuto a risorsa

I numeri di Erion mostrano come il riciclo permetta di trasformare alcuni rifiuti in risorse da impiegare nuovamente per il ciclo produttivo. Questo vale soprattutto per i RAEE, dal momento che contengono delle materie prime che sono strategiche. La loro reimmissione nei cicli produttivi permette di ridurre la dipendenza dalle importazioni da altri Paesi.

Per migliorare la raccolta e il riciclo dei RAEE, è stato lanciato un appello istituzioni chiedendo delle azioni concrete. Nello specifico, è stato chiesto di ridurre e semplificare la burocrazia e di approvare misure di incentivazione, controllo e sanzione per contrastare la raccolta dei RAEE non autorizzata. Inoltre, è stato chiesto di realizzare degli impianti di trattamento specifici.

Il valore degli oggetti

Tutti gli oggetti che produciamo ed utilizziamo hanno un impatto sull’ambiente. Questo incide anche sul loro valore e quelli che apparentemente sembrano solo dei rifiuti possono diventare delle risorse se vengono riciclati e gestiti nel modo corretto. Bisogna ricordarsi che le materie prime sulla Terra non sono infinite e la loro estrazione ha dei costi sociali ed ambientali.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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