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Quali sono gli alberi monumentali in Italia?

Quali sono gli alberi monumentali in Italia?

Gli alberi monumentali sono un patrimonio di valore inestimabile tutelato dalla legge, ecco quali sono gli alberi monumentali in Italia.

Monumentale: già così è facile intuirne l'importanza. Questo semplice aggettivo racchiude anni di storia, crescita lenta e grandi sfide che la natura si è trovata e si trova tutt'oggi ad affrontare. Gli alberi monumentali sono un patrimonio da tutelare al pari se non più dei monumenti costruiti dall'uomo. Scopriamo quali sono gli alberi monumentali in Italia e cosa significa di preciso questa definizione. 

Quali sono gli alberi monumentali in Italia?

Cosa si intende per albero monumentale? 

La definizione di albero monumentale è contenuta nell'articolo 7 della legge 10/2013 e stabilisce che per albero monumentale si intende: 

a) albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l'albero secolare tipico, che possa essere considerato raro esempio di maestosità e longevità, per età dimensioni o età, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero legato a eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale o naturalistico;

b) filari e alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; 

c) alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private.

Quali sono gli alberi monumentali in Italia? 

Sono oltre 4.200 gli alberi monumentali in Italia con la Sardegna che vanta il primato assoluto tra le regioni con i suoi oltre 400 esemplari. Elencarli tutti, per ovvie ragioni, sarebbe impossibile. Per questo il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha realizzato una mappa facile da consultare ove sono indicati tutti gli alberi iscritti nel registro AMI (Alberi Monumentali Italiani) che si può facilmente consultare online.

Vale però la pena citarne alcuni che si riconoscono facilmente per dimensione o importanza:

  • Alberi più alti: un platano comune (55 m) a Torino, una sequoia sempreverde (54 m) presso il Castello di Sammezzano di Reggello, in Toscana e sempre una sequoia (51 m) a Chiavazza in provincia di Biella. 
  • Alberi con la circonferenza più grande: un fico di 3600 cm nella Villa Garibaldi di Palermo, un castagno da 2200 cm presso Nucifori (Catania) e un castagno di 1400 cm a Grisolia (Cosenza).
  • Alberi più vecchi: un olivastro di oltre 4000 anni a Santu Baltolu in Sardegna, un castagno di 3-4000 anni a Nucifori (Catania) e un olivo di oltre 2000 anni a Fosso di Carpatiello (Matera).

Tra gli alberi monumentali della Lombardia ci sono le querce gemelle del Parco di Monza con i loro 26 m di altezza e 600 cm di diametro, arrivate dall'America ai primi dell'Ottocento e la Quercia Rossa di Piazza XXIV Maggio di Milano.

Il platano dei 100 bersaglieri invece si trova in Veneto, per la precisione a San Martino Platano, in provincia di Verona e deve il suo nome al fatto che tra le sue fronde trovarono rifugio, nel 1937, oltre 100 soldati. 

Come non citare poi la quercia delle streghe di Villa Carrara a Capannori che  la leggenda vuole luogo in cui le streghe erano solite radunarsi. Pare, inoltre, che Collodi si sia lasciato ispirare da questa quercia per l'albero dell'impiccagione presente in Pinocchio. Sempre in Toscana si trova il secolare ulivo dei 30 zoccoli, così chiamato nel '700 da Christoph Martini nel suo Viaggio in Toscana. Il curioso nome è dovuto al fatto che l'uomo si trovò davanti al primo incontro una pianta ai cui piedi giacevano gli zoccoli di 15 persone intente nella raccolta delle olive. 

Scoprire il nostro territorio attraverso gli alberi secolari non solo è un modo semplice per trascorrere del tempo a contatto con la natura, ma anche una via diversa per apprendere storie e leggende legate a questi monumenti naturali che vanno assolutamente tutelati e preservati. 


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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