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Primavera, quali sono le piante pericolose per i cani?

Primavera, quali sono le piante pericolose per i cani?

Dalle ortensie ai tulipani passando per l’oleandro, andiamo a scoprire insieme le piante e fiori di primavera tossici per i nostri cani.

In primavera il fiorire delle piante colora il paesaggio ma chi ha cani deve fare attenzione. Alcune specie vegetali sono, infatti, tossiche per i nostri amici a quattro zampe e una scorpacciata fuori programma può portare a problemi gravi. In alcuni casi i pericoli sono costituiti dai bulbi, mentre in altri sono dannosi foglie e fiori. Andiamo, allora, a scoprire insieme da cosa dovremmo tenere lontano Fido durante la bella stagione.

Primavera, quali sono le piante pericolose per i cani
@envatoelements

1) Narcisi 

Tra le piante pericolose per i cani rientrano i primi fiori che sbocciano a primavera: i narcisi. In questo caso il vero pericolo sono i bulbi, che contengono narcisina e licorina. Queste sono in grado di causare a Fido disturbi gastrointestinali, come vomito e diarrea, ma anche problemi cardiaci e convulsioni. Le sostanze sono presenti in concentrazioni minori in tutte le parti della pianta.

2) Rododendri e azalee 

Rododendri e azalee sono altre piante che in primavera si vedono ovunque ma che per i nostri cani si rivelano dei nemici temibili. Entrambe appartengono al genere Rhododendron e contengono graianotossine. Queste sono in grado di causare depressione del sistema nervoso centrale. Un’intossicazione si può manifestare con vomito, diarrea, iperventilazione e ipersalivazione, difficoltà respiratorie, problemi cardiaci, convulsioni e persino coma. L’intera pianta rappresenta un pericolo.

3) Oleandri 

In primavera gli amanti delle piante che hanno cani dovrebbero fare attenzione anche alla fioritura dell'oleandro. Il bel vegetale contiene glicosidi cardioattivi, sostanze in grado di causare aritmie, bradicardia e arresto cardiaco. La pianta è tossica anche per noi umani. Per Fido dosi minime sono sufficienti per incorrere in problemi gravi. Due foglie possono mettere in crisi un esemplare di 10 chilogrammi. Ogni parte della pianta è da evitare.

4) Crochi 

Per i padroni di cani guardarsi dalle piante pericolose in primavera è un must anche durante le passeggiate in montagna. In quota abbondano infatti i crochi, che contengono colchicina. Il pericolo è legato al fatto che sono fiori che, se ingeriti in quantità, possono causare vomito, diarrea e insufficienza renale.

5) Ortensie 

I cani dovrebbero stare lontano anche dalle ortensie, tra le regine indiscusse delle piante ornamentali di tarda primavera. A destare preoccupazioni sono qui i boccioli, che contengono glicosidi cianogenetici. I sintomi di un’intossicazione vanno da quelli di natura gastrointestinale, che comprendono vomito e diarrea, a quelli più gravi che coinvolgono cuore e respirazione.

6) Lillà 

I padroni di cani che vanno in primavera in cerca di piante ornamentali profumate dovrebbero essere cauti anche con i lillà. Questi contengono saponine e possono provocare a Fido disturbi gastrointestinali di vario genere, inappetenza e letargia. Tutta la pianta è pericolosa e a creare problemi è anche il semplice contatto. Le saponine possono, infatti, irritare occhi, naso, bocca e gola del nostro amico a quattro zampe.

7) Gelsomini 

I gelsomini coniugano bellezza e profumo ma in primavera rientrano tra le piante da cu i padroni di cani dovrebbero guardarsi. Tutta la pianta, e in particolare i fiori, contengono sostanze in grado di irritare la mucosa orale e quella gastrointestinale di Fido. I sintomi di un’eventuale intossicazione comprendono difficoltà di deglutizione, mancanza di coordinazione e difficoltà respiratorie.

8) Mughetto 

Il mughetto può abbellire i nostri giardini ma si rivela una minaccia per i cani. Esso contiene glicosidi cardioattivi che possono causare vomito, diarrea, alterazione del battito cardiaco, convulsioni e persino coma o morte.

9) Tulipani 

Per chiudere l’elenco delle piante di primavera tossiche per i cani possiamo citare il tulipano. In questo caso a fare da minaccia sono i bulbi, che contengono tulipanina. La sostanza causa, in genere, irritazioni delle mucose e sintomi gastrointestinali di gravità variabile. Soprattutto negli amici a quattro zampe di piccola taglia, però, si possono verificare anche intossicazioni più serie, caratterizzate da alterazioni del battito cardiaco, difficoltà respiratorie e convulsioni.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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