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Prati stabili, una risorsa per la biodiversità e l’allevamento

Prati stabili, una risorsa per la biodiversità e l’allevamento

I prati stabili rappresentano una risorsa fondamentale per gli insetti impollinatori e per la salute degli animali da allevamento.

Qualsiasi ambiente può essere uno scrigno di biodiversità. Anche quando si passeggia su un sentiero in montagna e ci si imbatte in un prato incolto, in realtà, si è davanti ad un habitat di importanza naturalistica rilevante. Infatti, i prati stabili sono un patrimonio naturale da tutelare, dal momento che sono ricchi di biodiversità e sono un elemento efficace per contrastare la crisi climatica.

Prati stabili, una risorsa per la biodiversità e l’allevamento
prati stabili

Un patrimonio per la biodiversità

I prati stabili sono quegli habitat in cui la vegetazione cresce in maniera spontanea. Il terreno non viene arato, coltivato o dissodato e, per questo motivo, la sostanza organica si accumula nel corso degli anni. In questo contesto il livello di biodiversità è alto. Ad esempio, in montagna è possibile trovare più di cento essenze.

Invece, in pianura i prati stabili vengono sfalciati con lo scopo di ottenere un foraggio bilanciato ed equilibrato. Il foraggio viene poi dato in pasto alle mucche da latte. In questi habitat non vengono applicati diserbanti, antiparassitari o prodotti chimici di qualsiasi tipo. In questo modo vengono preservate numerose specie di insetti e di vegetali.

L’abbandono dei prati stabili

Nel XXI secolo l’allevamento è un’attività che è pian piano è praticata sempre da meno persone. Ne è conseguito che diversi prati stabili sono stati convertiti in colture. Per mantenere i prati stabili è necessaria anche la collaborazione degli agricoltori stessi ed è necessaria un’adeguata attività di informazione. Dai prati stabili non è possibile ricavare un guadagno economico immediato.

Gli effetti positivi si ripercuotono nel lungo periodo su un ambiente più sano e una qualità migliore nella produzione del latte. Lo scenario peggiore che può capitare ai prati stabili non è quello di essere sostituiti con delle colture, ma è quello di essere cementificati. In questo ultimo caso si perde biodiversità e i nutrienti contenuti nel suolo che impiegherà decenni prima di riprendersi.

Un aiuto contro la crisi climatica

I prati stabili sono un elemento naturale che possono essere d’aiuto per contrastare a crisi climatica. Infatti, gli allevamenti sono una tra le principali fonti di immissioni di gas serra in atmosfera. Il suolo dei prati stabili è in grado di assorbire circa un quarto delle emissioni prodotte con l’attività antropica. Per ottimizzare l’efficacia di questi habitat però è necessario che il suolo sia fertile e ricco di vegetazione.

Storicamente le regioni italiane in cui è stato registrato il maggior numero di prati stabili sono Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Allo stesso tempo, sono anche le regioni in cui sono maggiori gli interventi dell’uomo sulla natura e la vegetazione dei prati stabili risente particolarmente delle variazioni ambientali e all’inquinamento.

Il valore della natura

Proteggere la natura e l’ambiente significa anche prendersi cura di tutti gli habitat, anche quelli che non sembrano particolarmente rilevanti. I prati stabili sono una risorsa per la biodiversità, dove gli insetti impollinatori trovano le risorse necessarie per sopravvivere. Questi ambienti permettono anche di avere delle aree “cuscinetto” che ammortizzano l’inquinamento delle zone urbanizzate.


Emmanuele Occhipinti
Scopri di più
Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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