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Plastitar, la fusione tra catrame e microplastiche che allarma gli scienziati

Plastitar, la fusione tra catrame e microplastiche che allarma gli scienziati

Alcuni ricercatori hanno scoperto una nuova forma di inquinamento alle Canarie, risultato delle dispersioni in mare di petrolio e plastica

Un nuova forma di inquinamento potenzialmente tossica in un paradiso per le vacanze estive. Un team di scienziati ha identificato una combinazione di rifiuti fino ad oggi inedita sulle coste delle isole Canarie, in Spagna, alla quale hanno dato il nome di Plastitar. La parola fonde i termini inglesi “plastic” e “tar”, ovvero plastica e catrame, due contaminanti molto diffusi nei mari e negli oceani del nostro pianeta. Una scoperta che preoccupa i ricercatori: oltre all’inquinamento classico fatto di microplastiche e bottiglie nelle acque, le fusioni di residui ora portano alla nascita di nuovi “nemici” dell’ambiente.

Plastitar, la fusione tra catrame e microplastiche che allarma gli scienziati
Foto: Naja Bertolt Jensen @Unsplash

Plastitar, la fusione tra catrame e microplastiche

A individuare il Plastitar sulle spiagge di Tenerife è stato un gruppo di scienziati dell’Università La Laguna con sede sulla famosa isola. Una scoperta che è sta documentata in una ricerca di due anni pubblicata dalla rivista Science of Total Environment. Ma come si forma questa fusione tra catrame e microplastiche?

Il processo è semplice: purtroppo, le navi adibite al trasporto di combustibili spesso disperdono in mare petrolio; questi residui evaporano, si deteriorano e vengono trascinati a riva come palle di catrame che vanno ad attaccarsi alle coste rocciose delle Canarie; forma così una specie di pongo al quale vanno attaccarsi altri detriti, tra cui, appunto, le famigerate microplastiche di cui ormai sono piene le acque: pezzi di attrezzatura da pesca disperse, frammenti di nylon e poliestere e molto altro. Più il tempo passa, più questa combinazione diventa dura e resistente.

Un problema diffuso

Il Plastitar non è stato individuato solo sulle coste di Tenerife. Anche sulle altre isole dell’arcipelago, comprese El Hierro e Lanzarote, sono state trovate tracce di questa nuova forma di inquinamento costiero. In un caso, era diffusa su circa metà dell’area posta sotto esame dai ricercatori. Ma come mai questa fusione tra contaminanti è stata identificata proprio alle Canarie?

Gli scienziati spiegano la sua presenza in quest’area con la vicinanza delle rotte navali delle petroliere nell’oceano Atlantico. Non è escluso che presto possa essere identificato anche in altre regioni del pianeta con caratteristiche simili. Gli esperti sono piuttosto sicuri che non si tratti di un caso isolato.

Plastitar, una fusione potenzialmente dannosa?

Ma quanto è pericoloso per l’ambiente, soprattutto quello marino, il Plastitar? Sulla questione gli scienziati non possono ancora esprimersi definitivamente. Saranno necessarie ulteriori ricerche. “In qualche modo, potrebbe bloccare o inibire lo sviluppo dell’ecosistema”, si è sbilanciato parlando al Guardian Javier Hernández Borges, professore di chimica analitica che ha lavorato alla ricerca e ha coniato la parola Plastitar. Si crede, però, che la combinazione idrocarburi-microplastiche potrebbe essere responsabile della dispersione di sostanze chimiche potenzialmente tossiche. Sostanze che potrebbero rivelarsi mortali per alcuni organismi, come le alghe


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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