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Pesci migratori d'acqua dolce, allarmante declino dell'80 per cento

Pesci migratori d'acqua dolce, allarmante declino dell'80 per cento

I pesci migratori d'acqua dolce hanno subito negli ultimi 50 anni un terrificante declino e ora gli scienziati chiedono interventi rapidi.

I pesci migratori d'acqua dolce sono purtroppo in costante declino. I dati riportati nell'ultimo aggiornamento del Living Planet Index dipingono un quadro complicato, in cui la maggior parte delle specie che si muovono tra fiumi, laghi e aree umide deve fare i conti con diverse minacce. Gli scienziati chiedono la messa a punto di strategie coerenti perché in pericolo ci sono tanto la sicurezza degli ecosistemi, quanto la sopravvivenza umana.

Pesci migratori d'acqua dolce, allarmante declino dell'80 per cento
@envatoelements

Declino dei pesci migratori d’acqua dolce nel mondo 

I dati mostrano che il declino dei pesci d’acqua dolce è terribilmente rapido. Tra il 1970 e il 2020 le popolazioni ittiche di questo tipo hanno subito un calo in media dell’80%. Alcune aree del pianeta vivono, per altro, una situazione più critica. In Europa la diminuzione degli esemplari presenti in fiumi e laghi tocca quota 75%, mentre per il Sud America arriva persino al 91%. 

In Asia, Oceania e Nord America il quadro appare meno compromesso, ma comunque preoccupante. I primi due continenti sperimentano una flessione del 34% e nell’ultimo le perdite si fermano al 28%. Sull’Africa i dati sono troppo poco consistenti per costruire stime attendibili. Il report ha monitorato 1.654 popolazioni appartenenti a 284 specie.

Perché i pesci migratori d’acqua dolce sono in declino in tutto il mondo? 

A determinare l’allarmante declino dei pesci migratori d’acqua dolce nel mondo sono diversi fattori. In cima alla lista delle minacce si collocato le dighe. Queste, insieme alle altre barriere costruite dall’uomo, interrompono il flusso dei corsi d’acqua e creano ostacoli, in alcuni casi insormontabili, ai movimenti delle specie ittiche. Direttamente collegata a tale problematica spicca quella della frammentazione degli habitat. Di grande impatto risulta, purtroppo, anche l’inquinamento

Scarichi industriali, acque reflue urbane e deflusso di sostanze chimiche utilizzate in agricoltura alterano la composizione chimica delle acque e finiscono spesso per rendere l’adattamento impossibile. Da non trascurare è, infine, l’influenza del cambiamento climatico che, alzando la temperatura delle acque, mette ulteriormente in crisi l’equilibrio degli ecosistemi. Le specie aliene trovano nel contesto terreno ampiamente favorevole. Ciò, ripercuotendosi su quelle autoctone, causa l’innescarsi di un effetto domino.

Come fermare il declino dei pesci migratori di acqua dolce 

Per gli esperti intervenire prima che il declino dei pesci migratori d’acqua dolce si faccia inarrestabile è cruciale. Tali popolazioni ittiche hanno, infatti, un valore enorme sia dal punto di vista naturale, sia da quello economico. Esse rappresentano un tassello chiave per la sopravvivenza degli ecosistemi e fanno da base per l’alimentazione di milioni di persone nel mondo. Il primo passo sembra, in quest’ottica, essere il ripristino degli ecosistemi martoriati dall’attività umana. 

I progetti per eliminare progressivamente più dighe possibile iniziano, dunque, a prendere piede. In Europa nel 2023, per esempio, è stato rimosso il numero record di 487 strutture. I piani prevedono, poi, un progressivo ampliamento delle Aree Protette. Arrivare al traguardo secondo cui almeno il 30% delle acque interne dovrebbe risultare tutelato entro i prossimi anni appare, però, complicato.

Michele Thieme, di WWF US, ha sottolineato che l’umanità ha tutti i mezzi per fermare il declino dei pesci migratori d’acqua dolce. Appare fondamentale, in primis, conciliare tale esigenza con quella di puntare sulle energie rinnovabili e cercare alternative più sostenibili degli impianti idroelettrici attualmente in uso. Per mettere a punto strategie coerenti, affermano gli scienziati, approfondire la ricerca si dimostra d’obbligo.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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